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Biella, un suicidio e due tentativi scongiurati in poche ore

«Periodo delicato per chi soffre di disturbi dell’umore»

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BIELLA – Un suicidio e due tentativi fortunatamente falliti. E’ il triste bilancio della settimana passata nel Biellese.
La vittima è un uomo di 65 anni che si è tolto la vita nella mattinata di giovedì scorso in città. L’intervento dei carabinieri e dei sanitari del 118 purtroppo si è rivelato vano.

Sono state salvate, invece, le due persone che hanno tentato gesti anticonservativi nelle stesse ore in Valle Elvo e di nuovo in città.
Diversi episodi a stretto giro, come purtroppo succede spesso in questo periodo dell’anno.

«Parlando in termini generali e non dei singoli episodi – spiega il dottor Roberto Merli, direttore della struttura complessa di Psichiatria dell’Asl di Biella -, tra i vari fattori di rischio quando si parla di tentativi di suicidio c’è la gestione dell’umore e dei disturbi ad esso correlati. Quindi anche i cambi di stagione in una certa misura possono influire».

Il passaggio da una stagione all’altra, dunque, può inficiare molto laddove ci sia già una situazione di crisi: «Come sempre – chiarisce il dottor Merli – alla base c’è una situazione di crisi, che ha fattori predisponenti e altri, uno o più, che possono scatenare il tentativo di suicidio. Una situazione di crisi può essere presente anche per tutta la vita, ma non portare mai a un atto anticonservativo, perché non si presentano fattori scatenanti».

I fattori scatenanti possono essere molteplici, non ultimo l’effetto emulativo.
Ragionando più in generale, il trend di suicidi a livello biellese è stabile e la nostra non è tra le province più colpite a livello italiano.
«Rispetto alla media piemontese e italiana – spiega ancora Merli – sicuramente quella biellese è più alta, ma comunque in linea con quella delle altre province dell’arco alpino. Siamo zone ad alto rischio, ma per intenderci non siamo tra le prime a livello nazionale».

I centri di crisi di Biella e Cossato e la struttura di psichiatria da anni lavorano sul campo per migliorare la situazione: «Noi ci stiamo impegnando per migliorare i nostri interventi e la loro qualità – ribadisce Merli -, purtroppo molto dipende anche dalla possibilità di avere risorse umane sufficienti e di portare avanti progetti che richiedono finanziamenti. Anche quest’anno ci auguriamo di poter fare qualche passo avanti, anche alla luce dell’arrivo del nuovo direttore generale dell’azienda sanitaria, sperando sia anche lui sensibile a questo tema. Un tema che è uno dei tanti che quotidianamente affrontiamo».

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