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Cronaca

Benzinai biellesi ostaggi delle prostitute

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«Ora basta, non se ne può più. Per colpa delle prostitute noi ci stiamo rimettendo in denaro».
Questa è solo una parte dello sfogo esternato da alcuni gestori di distributori di carburante che si trovano nella zona nord-ovest della città. In effetti, la situazione è esattamente così. Durante le ore non molto tarde della sera puntualmente le lucciole stazionano sui piazzali degli impianti in attesa dei clienti. «Sicuramente a me crea disagio – afferma Fabrizio Giarratana, titolare del distributore Agip di via Cavour, strada Trossi – Le famiglie che passano con i bimbi a bordo non si fermano più a fare rifornimento. Ma i danni non finiscono qui. Le prostitute alla fine delle loro prestazioni lasciano sporcizia ovunque, preservativi compresi. Siamo arrivati al punto che alcune mattine devo indossare i guanti e fare pulizia. Tutto ciò non mi pare giusto. Questo problema, tra le altre cose, non è attuale ma si protrae da alcuni anni. Io ho presentato un esposto in Questura nel 2011 ma fino ad ora nulla è cambiato. Sarebbe ora che qualcuno prendesse a cuore la problematica».
Alle sue parole fanno eco quelle di Enzo Grano, gestore della stazione di servizio Esso di via Cottolengo, frazione Alberetti, Ponderano: «Io sono totalmente contrario alla prostituzione. Una sera sono venuto qui nel mio impianto e ne ho trovata una in attesa di clienti. Mi dispiace molto per queste giovanissime, secondo me sono vittime della malavita. Detto questo, è innegabile che la situazione per me sia dannosa. Ci rimettiamo economicamente, le donne non si fermano perchè hanno paura, gli uomini mentre fanno rifornimento vengono addirittura avvicinati e questo fa si che non tornino un’altra volta, per evitare situazioni equivoche. Anche tra il personale impiegato nel vicino nosocomio abbiamo riscontrato perdite: alla fine dei turni serali evitano di fare rifornimento da me».
Il problema esiste inoltre anche in altre due stazioni di servizio di Biella. La prima è quella che si trova sulla strada Trossi nell’immediata vicinanza del Centro Commerciale Gli Orsi, mentre la seconda è situata a poche centinaia di metri dall’imbocco della tangenziale ovest lungo il Maghettone. Quest’ultima è gestita direttamente dalle colonnine automatiche.
A questo punto tutto è chiaro. In effetti la prostituzione è sotto agli occhi di tutti, a pochi passi dal centro. Come dar torto ai gestori? Questi ultimi ci stanno rimettendo di tasca propria. Sarebbe necessario che le autorità competenti prendessero a cuore il caso, magari riuscendo in breve tempo a porre fine a questa antipatica situazione.

«Ora basta, non se ne può più. Per colpa delle prostitute noi ci stiamo rimettendo in denaro».
Questa è solo una parte dello sfogo esternato da alcuni gestori di distributori di carburante che si trovano nella zona nord-ovest della città. In effetti, la situazione è esattamente così. Durante le ore non molto tarde della sera puntualmente le lucciole stazionano sui piazzali degli impianti in attesa dei clienti. «Sicuramente a me crea disagio – afferma Fabrizio Giarratana, titolare del distributore Agip di via Cavour, strada Trossi – Le famiglie che passano con i bimbi a bordo non si fermano più a fare rifornimento. Ma i danni non finiscono qui. Le prostitute alla fine delle loro prestazioni lasciano sporcizia ovunque, preservativi compresi. Siamo arrivati al punto che alcune mattine devo indossare i guanti e fare pulizia. Tutto ciò non mi pare giusto. Questo problema, tra le altre cose, non è attuale ma si protrae da alcuni anni. Io ho presentato un esposto in Questura nel 2011 ma fino ad ora nulla è cambiato. Sarebbe ora che qualcuno prendesse a cuore la problematica».
Alle sue parole fanno eco quelle di Enzo Grano, gestore della stazione di servizio Esso di via Cottolengo, frazione Alberetti, Ponderano: «Io sono totalmente contrario alla prostituzione. Una sera sono venuto qui nel mio impianto e ne ho trovata una in attesa di clienti. Mi dispiace molto per queste giovanissime, secondo me sono vittime della malavita. Detto questo, è innegabile che la situazione per me sia dannosa. Ci rimettiamo economicamente, le donne non si fermano perchè hanno paura, gli uomini mentre fanno rifornimento vengono addirittura avvicinati e questo fa si che non tornino un’altra volta, per evitare situazioni equivoche. Anche tra il personale impiegato nel vicino nosocomio abbiamo riscontrato perdite: alla fine dei turni serali evitano di fare rifornimento da me».
Il problema esiste inoltre anche in altre due stazioni di servizio di Biella. La prima è quella che si trova sulla strada Trossi nell’immediata vicinanza del Centro Commerciale Gli Orsi, mentre la seconda è situata a poche centinaia di metri dall’imbocco della tangenziale ovest lungo il Maghettone. Quest’ultima è gestita direttamente dalle colonnine automatiche.
A questo punto tutto è chiaro. In effetti la prostituzione è sotto agli occhi di tutti, a pochi passi dal centro. Come dar torto ai gestori? Questi ultimi ci stanno rimettendo di tasca propria. Sarebbe necessario che le autorità competenti prendessero a cuore il caso, magari riuscendo in breve tempo a porre fine a questa antipatica situazione.

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