Violentata a Biella, fuggita grazie a un film d’azione

Violentata a Biella, fuggita grazie a un film d’azione

Violentata a Biella, fuggita grazie a un film d’azione

Quando è riuscita a uscire dall’alloggio degli orrori per chiedere aiuto non tutti le hanno creduto. Poi una guardia giurata ha avvisato la polizia.
Le indagini della questura hanno permesso di rintracciare l’autore della brutale aggressione avvenuta a Biella in un alloggio di una via centrale al settimo piano.
Una 46enne infatti si era recata nell’appartamento di Biella per vedere i lavori di sistemazione effettuati da un operaio di 28 anni di origine egiziana. Era stato lui a chiedere di vedersi. Aveva già ricevuto qualche apprezzamento via sms da parte dell’egiziano, ma non ci aveva dato molta importanza.

La trappola

Poi quando era entrata nell’alloggio in ristrutturazione accompagnata dal suo bimbo di quattro anni, l’egiziano ha fatto scattare la trappola.
L’ha minacciata di ucciderla, poi si è avventato su di lei violentandola. La donna ha avuto paura, ha temuto per lei stessa e per il suo bambino.
Ha cercato di assecondare l’aggressore. Proprio come in un film che aveva visto. Ha cercato di fargli credere di essere dalla sua parte, di poter costruire qualcosa. E’ solo così che l’ha convinto a uscire tutti insieme per mangiare qualcosa. In un bar del centro di Biella la donna ha chiesto poi aiuto, non subito è stata creduta. Le è stato consigliato di chiedere a una guardia giurata. Intanto l’aggressore si era allontanato facendo perdere le proprie tracce.

Le ricerche

Solo grazie all’operazione della polizia è stato rintracciato e arrestato. Ora dovrà comparire di fronte al tribunale perl’interrogatorio di garanzia.

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