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Il sindacato: “Nelle carceri di Biella e Torino la situazione è esplosiva”

L’intervento di Gerardo Romano vice segretario generale Osapp

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Nei giorni scorsi trenta detenuti nel carcere di Biella si sono rifiutati di rientrare in cella in serata, ieri notte invece un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella. E solo grazie all’intervento degli agenti di polizia penitenziaria in servizio è stato tratto in salvo. I due agenti e il detenuto sono rimasti intossicati e portati in pronto soccorso all’ospedale di Biella.

Il sindacato: “Nei carceri di Biella e Torino la situazione è esplosiva”

“Appena due giorni fa – interviene Gerardo Romano vice segretario generale Osapp – a Biella pochi agenti si sono trovati di fronte a una protesta di trenta detenuti e non hanno potuto fare altro che controllare la situazione da lontano lasciando i detenuti nei corridoi. Ora si registra un grave episodio. Il detenuto per protesta ha appiccato fuoco alla propria cella. Gli agenti sono rimasti intossicati “.

Il personale non ce la fa più

La situazione sta diventando esplosiva. “Il personale di polizia penitenziaria non ce la fa piu – aggiunge Gerardo Romano -. È completamente stressato di fronte a turni massacranti con dieci o quindici ore giornaliere. Il personale ha paura ad andare in servizio perché i detenuti spadroneggiano e si verificano continue aggressioni”.

Commissariare il dipartimento della amministrazione della polizia penitenziaria

Non è l’unico caso nelle carceri piemontesi. “Anche questa notte – spiega Gerardo Romano – al padiglione C del carcere di Torino un detenuto in stato di ebbrezza è stato sorpreso mentre in piena notte faceva una videochiamata con il suo smartphone. Quando gli agenti sono intervenuti per sequestrare l’apparecchio ha protestato dando fuoco alla cella ed è stato salvato dagli agenti”. L’appello di Osapp è uno: “La politica ci ha abbandonato. Servono interventi urgenti. È una situazione non più procrastinabile. Osapp da tempo ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al preside del consiglio Giorgia Meloni di dichiarare lo stato di emergenza nelle carceri e di commissariare il dipartimento della amministrazione della polizia penitenziaria”.

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