Attualità
Biella, ancora più attenzione per gli animali da affezione
Siglato l’accordo tra l’ODV Legami di Cuore e il settore Servizi alla Persona
Biella – Il Settore dei Servizi alla Persona, guidato dall’assessore Isabella Scaramuzzi e l’ODV “Legami di Cuore”, rappresentato dal presidente Alberto Scicolone, hanno sottoscritto questa mattina, al termine di una conferenza stampa organizzata a Palazzo Oropa, un nuovo accordo di collaborazione avente lo scopo di accogliere, raccogliere, codificare e sostenere necessità e richieste di aiuto provenienti da singoli o nuclei familiari in carico ai Servizi Sociali per i loro animali d’affezione.
Nel 2023 grazie a fondi regionali e fortemente voluto dall’assessore regionale Chiara Caucino, si era provveduto all’apertura dell’Ambulatorio Veterinario presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASLBI in via Don Sturzo. In tale luogo si effettuano prime visite di base, vaccinazioni, profilassi filaria, test di screening.
“Ci siamo resi conto che molte volte capita l’urgenza: la necessità di un medicinale, piccoli interventi, visite specialistiche che non sono contemplate tra le attività di base dell’Ambulatorio Veterinario – spiega l’assessore Scaramuzzi – Il Punto Animal Friendly è uno sportello gestito dall’ODV “Legami di cuore” che dispone di due figure (finanziate nell’ambito del Bando 7 della Regione Piemonte con il progetto “Legami di cuore, quando l’inclusione sociale passa dall’animale di affezione”) che si interfacciano con i Servizi Sociali del nostro Comune. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’efficienza e l’efficacia delle prestazioni offerte a quei singoli/nuclei in difficoltà, senza carattere di continuità, ma mirando a sostenere la persona per il raggiungimento dell’autonomia che rappresenta un traguardo irrinunciabile. Lo sportello si rivelerà anche come un “osservatorio” permanente di rilevazione di comportamenti identificabili con maltrattamento o malgoverno di animali d’affezione”.
Il Punto Animal Friendly
Le prestazioni offerte sono le seguenti:
- sostegno economico finalizzato all’acquisto di farmaci veterinari e a prestazioni veterinarie;
- complementari a quelle offerte dagli Ambulatori Sociali Veterinari;
- distribuzione di pacchi alimentari con prodotti di consumo per uso animale;
- accompagnamento nella cura e buon governo dell’animale d’affezione in caso di periodi di distacco obbligatori legati a degenze ospedaliere, percorsi riabilitativi, percorsi detentivi, sfratti, alloggiamenti in abitazioni di prima e seconda accoglienza, dormitorio;
- accompagnamento nella ricerca di nuova famiglia all’animale d’affezione in caso di rinunce di proprietà;
- accompagnamento del fruitore presso ambulatori veterinari in mancanza totale di autonomia dello stesso;
- acquisto e consegna a domicilio di farmaci veterinari e alimenti ad uso animale in caso di mancanza di autonomia da parte del fruitore.
“Non è un caso che questo progetto sia partito da Biella – spiega l’assessore regionale Chiara Caucino -. Il territorio infatti può contare su di una persona straordinaria come Alberto Scicolone e quindi cerchiamo di valorizzare questa nostra eccellenza, tanto che per la terza volta si è aggiudicato un bando della Regione Piemonte. Con 47.540 euro riusciamo a finanziare questa azione d’integrazione a quello che la nostra Regione già sta facendo. Una rete che sul territorio biellese è partita da alcuni mesi. L’Ambulatorio Veterinario Sociale in Piemonte nasce come una prima fase di diagnosi, ma poi qualora sia necessario uno step successivo, con interventi più professionali, c’era ancora un vuoto che abbiamo cercato di colmare con la LAV. A Biella siamo partiti con questo bellissimo progetto, che credo debba estendersi in tutto il Piemonte e potrebbe essere d’esempio per l’intero nostro Paese. Una rete che ben potrà seguire gli animali d’affezione e per questo ringrazio tutti gli attori che con poche risorse hanno saputo creare un grande progetto. La Regione, con la mia delega del Benessere Animale, sta operando su più fronti, comprese le scuole, per insegnare come approcciarsi agli animali”
Il commento del sindaco
Senza il grande lavoro dell’assessore Chiara Caucino questo tema non sarebbe stato portato all’attenzione della Regione – afferma il sindaco di Biella Claudio Corradino -. La nostra Amministrazione ha raccolto il testimone grazie all’assessore Isabella Scaramuzzi, con il cardine fondamentale rappresentato dal presidente dell’ODV ‘Legami di Cuore’ Alberto Scicolone. Perché investire denaro sugli animali? Per il semplice fatto che per queste persone, spesso portatrici di fragilità psicologiche, l’animale da compagnia è molte volte l’unico con cui hanno una relazione e si sentono vivi grazie a questo. Non è un investimento a perdere perché permette di risparmiare su altri capitoli; oltre al fatto che è eticamente giusto e porta un beneficio indotto nel trattare certe patologie. Essere la prima città in Italia a siglare questo protocollo mi rende particolarmente orgoglioso e spero che il progetto possa essere ampliato in tutta Italia”.
Al fine di ottimizzare le risorse sono stati individuati processi d’accesso che garantiscano la massima circolarità delle informazioni e l’uguaglianza di fronte alle necessità, individuando criteri di priorità legati alla condizione dell’animale ed alle risorse del richiedente sostegno. L’accesso allo Sportello avverrà attraverso indicazione dell’Assistente Sociale di competenza del richiedente sostegno, all’Operatore del Punto Animal Friendly o viceversa fatta salva la verifica da parte dell’Operatore del Punto Animal Friendly con il Servizio Sociale di competenza rispetto all’effettiva presa in carico della persona. Le persone, infatti, per poter accedere al servizio devono risultare in carico al Servizio Sociale comunale.
Alla conferenza è intervenuta anche l’operatrice dell’ambulatorio veterinario, aperto nel luglio 2023 in via don Sturzo. “In poco più di sei mesi l’ambulatorio ha avuto 42 accessi, erogando 84 prestazioni di base – ha detto la dottoressa Marilena Rosso -. Un ottimo risultato”.
In caso di forte richiesta di fruizione del servizio verranno adottati dall’Assistente Sociale i criteri di accesso già individuati nei protocolli di fruizione degli Ambulatori Sociali Veterinari.
Trattandosi di servizi a prevalente carattere sanitario/veterinario l’urgenza dell’intervento viene individuata anche previa comunicazione tra Assistente Sociale di riferimento del richiedente il sostegno e l’Operatore Sociale del Punto Animal Friendly al fine di definire situazioni emergenziali che non necessitano di accesso attraverso punteggi (situazioni in cui la vita dell’animale è in pericolo o comunque fortemente compromessa). A seguito dell’individuazione da parte dell’Assistente Sociale del soggetto richiedente il servizio e comunicazione all’Operatore dello Sportello PAF, il soggetto stesso verrà preso in carico dal Punto Animal Friendly che codificherà i bisogni reali, valutando le condizioni dell’animale e procedendo a quanto necessario per il suo benessere e buon governo.
Le prestazioni necessarie individuate per il richiedente sostegno non contemplano erogazioni di denaro: tutti i servizi verranno liquidati direttamente dall’ODV ai professionisti chiamati ad operare sul progetto (farmacie, veterinari, pensioni).
Colui che richiede il servizio firma in presenza dell’Assistente Sociale di riferimento le condizioni operative del progetto d’aiuto ivi compreso l’impegno a versare la quota di compartecipazione richiesta per l’intervento, che viene definita nella misura del 30% con possibili deroghe solo in casi particolari di indigenza estrema indicati dal Servizio Sociale stesso.
Tale quota verrà gestita esclusivamente tra il proprietario dell’animale d’affezione e l’Operatore Sociale del Punto Animal Friendly.
“Questo progetto lo seguiamo ormai da tre anni – dice Alberto Scicolone – e ha avuto più di novecento primi accessi da tutto il Biellese. Ci ha permesso di entrare in contatto con tanta utenza già in carico ai Servizi Sociali e con altrettanta che ancora non lo era. L’animale d’affezione è così diventato il ‘tramite’ con cui si abbiamo scoperto certe situazioni. La firma di questo protocollo col Comune è molto importante perché ci permetterà di scoprire tutte quelle persone che, grazie all’animale d’affezione, risultano vivere in condizioni d’indigenza. Inoltre il fatto che si debba necessariamente passare attraverso il Servizio Sociale, ci permette di monitorare come le famiglie tengono questi animali. Al progetto hanno aderito tante realtà: dal Fondo Edo Tempia, a sette Enti no profit, arrivando a ben 29 comuni e tre Comunità Montane”.
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