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“Uomini in scarpe rosse”: appuntamento speciale

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Inevitabilmente rallentata e condizionata dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, non s’interrompe l’attività del progetto “Uomini in scarpe rosse”, il primo flashmob tutto al maschile contro la violenza sulle donne, ideato da Paolo Zanone, direttore artistico di Teatrando, e realizzato dagli uomini della compagnia.

All’attenzione mediatica, con relativa eco, suscitata a livello nazionale da quella passeggiata con breve performance, presentata lo scorso 27 febbraio lungo via Italia a Biella, hanno fatto seguito una serie di contatti da parte di associazioni ed enti ancora da tutta Italia.

Paolo Zanone, che già nelle scorse settimane ha partecipato a un paio di incontri online rivolti in particolare agli studenti, è stato invitato a intervenire nel corso del dibattito intitolato “Femminismo tra passato e presente”, che sarà trasmesso in diretta Mercoledì 7 Aprile alle 18.00 sulla pagina Facebook di Unoetre.it, quotidiano online laziale, nella rubrica dedicata ai cento anni del Pci.

Parteciperanno all’incontro Luciana Castellina, classe 1929, politica, giornalista e scrittrice italiana, parlamentare comunista, più volte eurodeputata, e Fiorenza Taricone, consigliera di Pari Opportunità della provincia di Frosinone, docente universitaria di “Pensiero politico e questione femminile”.

L’idea – come spiega Nadeia De Gasperis, la giornalista che condurrà l’incontro – è di indagare il movimento femminista nella sua evoluzione nel tempo, partendo da una serie di domande. Cosa si è conservato degli Anni 60 e 70? Cosa è cambiato? I movimenti femministi della nostra epoca sembrano a volte destinati a subire battute di arresto. È davvero così o è una percezione che ci viene restituita dai media? Qual è la percezione delle giovani generazioni rispetto al movimento femminista? Quanto è importante tutelare le conquiste del primo movimento femminista? Quanto i diritti acquisiti sono a rischio?”

Sono profondamente onorato – commenta Paolo Zanone – di essere stato chiamato in un contesto del genere, insieme ad una personalità straordinaria come Luciana Castellina e alla professoressa Fiorenza Taricone, certamente molto più preparata di me sull’argomento del dibattito. Ascolterò con grande attenzione e, quando sarò interpellato, risponderò per quella che è la mia poca esperienza, conscio di rappresentare, nel contesto, la tipologia tipica dell’uomo medio di provincia, fortunato perché di estrazione borghese, disincantato dalla politica e sceso in piazza poche volte nella sua vita e sempre con l’etichetta di “teatrante”, alla guida della compagnia. Mi sento peraltro straordinariamente privilegiato per avere sempre vissuto, lavorato e recitato circondato da moltissime donne che hanno reso la mia esistenza estremamente ricca”.

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