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“Una linea di borse per ricordare mio papà e fare beneficenza”

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Una collezione di borse per ricordare il padre e per raccogliere fondi da destinare in beneficenza.

Una collezione di borse per ricordare il padre e per raccogliere fondi da destinare in beneficenza. Nasce così l’idea di Tortuga, la linea di borse realizzate a mano da Martina Franzone, trentenne figlia di Vincenzo, lo storico titolare del negozio “La Pelle”, scomparso due anni fa. «Ho sempre avuto l’idea – racconta la donna – di creare una collezione con il nostro nome. Non era solo il mio sogno, ma anche quello di mio papà. La Tortuga è nata quasi per scherzo, una domenica pomeriggio, alla Sagra della schiacciata dell’uva. Lì ho conosciuto un signore, oggi in pensione, che in passato aveva lavorato come modellista di borse. Gli ho raccontato il mio sogno e… ha deciso di darmi una mano».
Insieme hanno studiato i modelli e scelto le pelli, ogni borsa è stata realizzata internamente a mano, dal taglio alla cucitura. Sarà unica e irripetibile nel suo genere.
«Le borse sono numerate in maniera progressiva – conferma Martina -, così da sottolineare ancora di più l’unicità del pezzo che si indossa. I materiali, pelle o tessuto, sono tutti di pregio ma nonostante questo il prezzo resta accessibile a tutti».
La collezione sarà presentata sabato 19 novembre nel negozio “La pelle”. Una parte del ricavato sarà donata all’asilo di Tollegno e verrà utilizzata per l’acquisto di materiali didattici o giocattoli nuovi; un’altra parte sarà invece devoluta al reparto di Rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, città in cui Martina vive da alcuni anni insieme alla propria famiglia. Lunedì 7 novembre, in occasione di quello che sarebbe stato il compleanno di Vincenzo Franzone, la Tortuga ha già fatto una prima donazione all’ospedale, acquistando delle shopping bag prodotte dalla Fondazione Meyer che verranno omaggiate alle persone che acquisteranno le borse Tortuga. Inoltre, d’accordo con la Fondazione Meyer, sabato e domenica sarà presente nel negozio di piazza Fiume una cassetta per le offerte. Chiunque lo desideri potrà quindi dare il proprio contributo. «Entrambe le donazioni – spiega -, insieme a quelle già pervenute in questi giorni da parenti e amici, verranno fatte in memoria di mio papà, mancato il 16 novembre del 2014. A distanza di due anni il mio mondo è ancora lì, fermo e immobile, ma realizzare questo progetto in sua memoria mi ha reso un pizzico di felicità che purtroppo ho perso insieme a lui. Chiunque acquisterà le mie borse, comprerà un pezzo del mio sogno».

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