Attualità
Un tripode alto 6,5 metri per la fiamma olimpica dei XXXIII Giochi Nazionali Estivi Special Olympcs Biella
La fiamma olimpica dei XXXIII Giochi Nazionali Estivi Special Olympcs Biella brucerà in un tripode alto 6,5 metri che è in fase di realizzazione nell’azienda Bonino Carding Machines di Sandigliano su disegno dell’architetto Alberto Pomaro.
La fiamma olimpica dei XXXIII Giochi Nazionali Estivi Special Olympcs Biella brucerà in un tripode alto 6,5 metri che è in fase di realizzazione nell’azienda Bonino Carding Machines di Sandigliano su disegno dell’architetto Alberto Pomaro.
“Dopo aver assistito ad una presentazione dell’evento da parte dei responsabili organizzatori Biellesi abbiamo deciso di dare un piccolo contributo – racconta Chiara Bonino, direttore vendite dell’azienda biellese -. Innanzitutto perchè il progetto è estremamente importante per la crescita sociale, emotiva e comunicativa del territorio di cui facciamo parte e ci piace pensare di partecipare affinchè un evento così importante venga realizzato e continui ad essere realizzato qui. Una seconda ragione più personale da parte dei titolari e delle maestranze della Bonino è quella di ricordare Carla Bonino, scomparsa tre anni fa, in un evento che lei avrebbe sicuramente apprezzato e seguito. Carla amava lo sport ed intendeva lo sport come mezzo per aiutare gli altri tanto che per diverse edizioni si era occupata dell’organizzazione a Biella di 30 ore per la vita”.
La Bonino Carding Machines lavora a Biella dal 1913 nella costruzione e commercializzazione di macchinari per la preparazione e la cardatura delle fibre. “Oggi lavoriamo per lo più con l’estero ma questa è la nostra terra, queste sono le nostre origini e riteniamo non vadano dimenticate”, dichiara Chiara Bonino.
Nella realizzazione del tripode, l’architetto Alberto Pomaro, ha pensato alla valorizzazione delle capacità tecniche e realizzative dell’azienda coniugandole con la valorizzazione dei simboli reappresentanti l’evento e la sua sede Biellese: “Ho colto con vivo piacere l’invito di Chiara Bonino a progettare il braciere degli Special olympic del 2017. Ho scelto i materiali affinchè riflettessero l’entusiasmo e l’empatia che io stesso ho provato guardando i bambini che abbracciano il mondo. Vorrei che avvicinandosi a quest’opera ci si veda rispecchiati nella propria piccolezza e si provi empatia con questi meravigliosi atleti, realizzando quanto ci sia di bello e di dolce nelle piccole e grandi manchevolezze di ciascuno di noi”.
Il risultato sarà una vera sorpresa e lo si vedrà il 4 luglio, in occasione della cerimonia di apertura.
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