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Tutto il resto è solo noia…

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Diciamocelo: Ghemme five all right e Un posto al sole potrebbero essere la colonna sonora e la soap TV di riferimento che meglio hanno rappresentato Biella in questi anni, con buona pace del mitico Jovanotti anni ‘80 e del cast storico di Palazzo Paladini sulla collina partenopea di Posillipo.

La canzone, debitamente “biellesizzata” nel testo, rappresenta per il territorio un tormentone che dura da decenni e che ora, con due illustri esponenti biellesi al governo, ritorna prepotentemente di attualità lato trasporti e collegamenti veloci con la A 26. Il testo biellese della “canzone” parla di fatti realmente accaduti: da oltre 12 anni sul progetto risultano stanziati 234 milioni di euro oltre al fatto che, entro il prossimo 31 dicembre, i lavori dovrebbero essere appaltati (ma la proroga a giugno 2023 pare essere già dietro l’angolo…).

La soap opera, invece, anch’essa resa nostrana sotto il Mucrone, ci parla di tutti coloro che, indistintamente nel corso dei decenni, raggiunte posizioni apicali e di vertice, hanno pensato più al proprio “sole” personale che a quello del territorio con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

La vera politica a Biella e dintorni è assente da tempo, ci si divide e si litiga su temi “chiave” come l’ennesimo supermercato a Chiavazza quando è ben chiaro a tutti che non è un market in più o in meno a fare la differenza quando sul tavolo ci sono i soldi – da incassare al volo – per gli oneri di urbanizzazione. E’ surreale discutere oggi di questi temi: ricordo le “battaglie” in consiglio comunale quando c’era da far nascere il centro commerciale degli Orsi, con le perplessità del sottoscritto e di molti consiglieri di allora nell’immaginare quello che poi sarebbe successo veramente: lo spostamento della città verso sud con conseguente svuotamento del centro.

Quella scelta è stata all’origine delle conseguenze negative di oggi in termini di negozi e attività che chiudono e di un centro città che non è più tale. Già allora, però, l’interesse per i cittadini e le loro attività era passato in secondo piano rispetto ad una scelta che già allora appariva sconsiderata, molto politica e poco strategica. Ed ecco perché, oggi, ad ogni campagna elettorale locale che si rinnova, vedere le “tifoserie di partito” far finta di scannarsi su problemi irrisolti da sempre mi fa sorridere amaro. Meglio consolarsi con le buone notizie che, nonostante certa politica, arrivano anche qui: mi riferisco all’acquisizione da parte del lanificio Piacenza del brand Cerruti che sarà senza tagli occupazionali o al ritorno di Coca Cola nel Biellese con l’inaugurazione nei prossimi giorni dello stabilimento di Gaglianico. Tutto il resto, francamente, è noia…

Luigi Apicella

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1 Commento

1 Commento

  1. Pier Giovanni Malanotte

    11 Novembre 2022 at 17:02

    Stante lo scritto Luigi Apicella è puntuale la progettata visita alla via Italia : si scrive la preistoria

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