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Trovata una volpe ferita, intervengono gli addetti della Protezione civile

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Nella giornata di ieri Andrea Cavallo, noto antiquario e storico, ha trovato una volpe ferita. “Appena ha cominciato ad albeggiare – si legge sulla sua pagina fb – ho scoperto, nascosta sotto un abete, una grossa volpe ferita. La poverina reagiva a malapena all’abbaiare del cane. Un giro di telefonate ed ho avvertito il servizio apposito di recupero degli animali selvatici.  Mi ha risposto un operatore gentilissimo e, nel giro di un quarto d’ora, un incaricato è arrivato al mio cancello, con fare esperto ha prelevato l’animale ed ha steso una relazione sull’accaduto. Purtroppo la volpe ad una prima osservazione sembrava vittima di un incidente e trascinava entrambe le zampe posteriori……..deciderà il veterinario. Un servizio comunque professionale ed efficientissimo”.
Nel sottolineare la rapidità dell’intervento ecco i consigli della Protezione Civile. 
La legge vieta di prendere e detenere uova, nidi e piccoli di mammiferi e uccelli appartenenti alla fauna selvatica, salvo che per sottrarli a sicura distruzione o morte, e purché se ne dia notizia alle autorità competenti. Attenzione: E’ sempre meglio, per motivi di sicurezza e igiene, non toccare un animale selvatico ferito o morto, ma chiamare sempre gli addetti al recupero al numero 015 8480804. Spesso accade che l’animale non sia ferito o in pericolo, ma sia semplicemente nascosto, strategia di difesa che usano di solito i piccoli di capriolo in primavera, per cui nel dubbio non toccate i piccoli caprioli, perché se “contaminati” dall’odore dell’uomo, possono non essere più allattati dalla madre. Tutti gli anni, purtroppo, tanti cuccioli di capriolo vengono trovati e “salvati” da premurosi cittadini ed escursionisti che mossi dalle migliori intenzioni, prelevano i piccoli dal bosco e li consegnano agli addetti del recupero . Allevare un cucciolo di capriolo è molto difficile e spesso i piccoli muoiono prima di essere svezzati, inoltre un capriolo “imprintato” non può più essere liberato nel suo ambiente naturale.

Nella giornata di ieri Andrea Cavallo, noto antiquario e storico, ha trovato una volpe ferita. “Appena ha cominciato ad albeggiare – si legge sulla sua pagina fb – ho scoperto, nascosta sotto un abete, una grossa volpe ferita. La poverina reagiva a malapena all’abbaiare del cane. Un giro di telefonate ed ho avvertito il servizio apposito di recupero degli animali selvatici.  Mi ha risposto un operatore gentilissimo e, nel giro di un quarto d’ora, un incaricato è arrivato al mio cancello, con fare esperto ha prelevato l’animale ed ha steso una relazione sull’accaduto. Purtroppo la volpe ad una prima osservazione sembrava vittima di un incidente e trascinava entrambe le zampe posteriori……..deciderà il veterinario. Un servizio comunque professionale ed efficientissimo”.
Nel sottolineare la rapidità dell’intervento ecco i consigli della Protezione Civile. 
La legge vieta di prendere e detenere uova, nidi e piccoli di mammiferi e uccelli appartenenti alla fauna selvatica, salvo che per sottrarli a sicura distruzione o morte, e purché se ne dia notizia alle autorità competenti. Attenzione: E’ sempre meglio, per motivi di sicurezza e igiene, non toccare un animale selvatico ferito o morto, ma chiamare sempre gli addetti al recupero al numero 015 8480804. Spesso accade che l’animale non sia ferito o in pericolo, ma sia semplicemente nascosto, strategia di difesa che usano di solito i piccoli di capriolo in primavera, per cui nel dubbio non toccate i piccoli caprioli, perché se “contaminati” dall’odore dell’uomo, possono non essere più allattati dalla madre. Tutti gli anni, purtroppo, tanti cuccioli di capriolo vengono trovati e “salvati” da premurosi cittadini ed escursionisti che mossi dalle migliori intenzioni, prelevano i piccoli dal bosco e li consegnano agli addetti del recupero . Allevare un cucciolo di capriolo è molto difficile e spesso i piccoli muoiono prima di essere svezzati, inoltre un capriolo “imprintato” non può più essere liberato nel suo ambiente naturale.

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