Attualità
Treni diretti: biellesi figli di un dio minore
Il confronto con gli altri capoluoghi piemontesi è imbarazzante: Cuneo, “ penultima”, ha 21 diretti, Biella appena 4
Treni diretti: biellesi figli di un dio minore. Nessuno come noi e non in senso positivo. Disarmante il quadro che emerge confrontando la situazione nei diversi capoluoghi piemontesi per quanto concerne i collegamenti ferroviari diretti con Torino e Milano.
Non c’è proprio partita, anzi, Biella gioca in un altro campionato. A tutte le città capoluogo viene garantito un “minimo sindacale” di dieci coppie di diretti verso almeno una delle due metropoli. A tutte, ma non a Biella, ferma a due coppie di diretti per Torino e 0 in direzione Milano.
Qualcuno potrebbe obiettare che Novara e Vercelli sono sulla tratta che collega i due capoluoghi di regione, quindi è inevitabile che abbiano più collegamenti diretti. Idem Asti, che ad esempio si trova sul percorso Genova-Torino. E allora Cuneo, che ha comunque dieci coppie di diretti per Torino? E Verbania, che ne ha 14 per Milano?
Treni diretti: biellesi figli di un dio minore
È evidente che Biella non ha e non potrà mai avere i 60 collegamenti quotidiani di Novara con Milano. Tra 0 e 60, però, potrebbero esistere delle vie di mezzo. A questo proposito è altrettanto vero che la necessaria elettrificazione della Biella-Novara non è ancora stata realizzata. Un altro treno se non perso, quantomeno in ritardo.
Secondo quanto riporta Oti Piemonte (Osservatorio territoriale infrastrutture), nel luglio 2021 il progetto di elettrificazione è rimasto fuori dall’elenco delle opere finanziate dal Recovery Fund. Questo perché “non si trattava di un’opera cantierabile e che il progetto preliminare non è ancora stato approntato”. Insomma, l’elettrificazione si farà prima o poi, ma avremmo potuto risparmiare tempo e denaro, se fossimo stati pronti. E pensare che nel 2018 lo Stato aveva finanziato i primi 5 milioni per i lavori – si stima che ne serviranno almeno alcune decine -, confluiti nel bilancio della Regione.
Sul fronte torinese la situazione potrebbe essere decisamente migliore, dato che la costosa elettrificazione verso Santhià è stata completata. Eppure la montagna finora ha partorito un topolino: due coppie di diretti nell’arco dell’intera giornata. Con la promessa che prima o poi aumenteranno. Nel frattempo i pendolari biellesi si devono rassegnare ad essere piemontesi di serie B.
La politica nel frattempo continua a fare promesse. Nei giorni scorsi la Regione ha comunicato “azioni immediate contro i disservizi ferroviari”. Si partirà dalle linee SFM4 e SFM7. Sono quelle che collegano Alba e Fossano all’aeroporto di Caselle. Biella può attendere.
LEGGI ANCHE: «La vita da pendolare è un incubo»
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook