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Torna la guerra contro i parcheggi selvaggi in alta valle

I veicoli possono essere d’intralcio ai mezzi di soccorso

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torna la guerra contro i parcheggi

Torna la guerra contro i parcheggi selvaggi in alta valle. Anche durante questa estate il problema si è ripresentato con estrema puntualità. La causa principale è da attribuire all’elevato numero di turisti

Tante le segnalazione dei residenti a causa delle decine di autovetture posteggiate a lato della provinciale 100 all’altezza della Balma di Campiglia Cervo. Fino a Piedicavallo prima dell’imbocco verso i sentieri di montagna. Soprattutto nei fine settimana.

Torna la guerra contro i parcheggi selvaggi in alta valle

I numeri parlano chiaro: oltre 350 mezzi lasciati in sosta dal ponte del Pinchiolo fino al Parco Ravere causando molte difficoltà alla circolazione. Tanto che qualcuno ha richiesto l’intervento dei Carabinieri per risolvere la situazione, diventata in alcuni momenti insostenibile.

Il sindaco Carlo Rosazza Prin ha ribadito il fatto che si tratta di uno spiacevole disagio che può possono compromettere la sicurezza di tutti. In caso di incendio o incidente, in simili contesti i mezzi dei Vigili del fuoco non sarebbero facilitati al transito. Il primo cittadino afferma che purtroppo non ci sono soluzioni immediate se non invocare ai turisti il rispetto delle regole della strada.

Dello stesso parere anche la prima cittadina di Rosazza Francesca Delmastro e il vicesindaco di Campiglia Daniela Casale. Entrambi puntano sulla ricerca congiunta di una soluzione nella piena consapevolezza che non è possibile realizzare nuovi parcheggi. Ma va assolutamente garantita la circolazione dei mezzi di soccorso.

Alla ricerca di una soluzione

Nei giorni scorsi, la Pro loco di Piedicavallo ha inviato una lettera ad Atap e Atl per richiedere un supporto per la mobilità turistica verso l’alta Valle Cervo. «In numerose occasioni si sono verificate situazioni di congestione che risultano rischiose – sottolinea il presidente Veronica Rosazza Prin -. Questa situazione evidenzia l’urgenza di ripensare la mobilità in chiave sostenibile. L’accessibilità ai mezzi pubblici contribuirebbe a decongestionare l’abitato e garantire una maggiore fluidità».

Per la Pro Loco «è auspicabile una riflessione condivisa con Atap per valutare assieme la possibilità di aumentare il numero di corse verso Piedicavallo. Con particolare attenzione ai fine settimana estivi e ai giorni festivi con iniziative promozionali e una comunicazione efficace per l’uso dei mezzi pubblici. Tali collegamenti pubblici sono un servizio essenziale di prossimità. Capace di facilitare l’accesso al territorio anche a quelle fasce di popolazione che altrimenti risulterebbero escluse come giovani, anziani, turisti senza veicoli e disabili. L’uso di bus consente di ottimizzare i flussi turistici e preservare l’ambiente montano».
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1 Commento

1 Commento

  1. Sonia

    17 Luglio 2025 at 18:56

    che tragedia !!!! problema insormontabile !!!! una volta c’erano i vigili, che controllavano, dirigevano e aiutavano gli utenti della strada, pensate, una volta camminavano persino, molti giravano in bicicletta, e oggi, che tutti i sindaci forzano tutti ad usare la bici, gli che le usano sono gli ospiti gentilissimi nordafricani fatti venire qui dal governo….povera biella…..

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