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Tollegno, la chiusura della casa di riposo è stata vergognosa

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“La chiusura della Casa di riposo di Tollegno  è una vicenda vergognosa, per come è avvenuta e per come è stata condotta”. Attraverso il suo notiziario CGILNOTIZIE, il sindacato torna sulla vicenda con parole molte dure che qui di seguito riportiamao:
“Altre situazioni del genere – continua il documento –  con condizioni finanziarie estreme, sono state affrontate coinvolgendo tutti i soggetti interessati per trovare soluzioni le più indolori possibili.
Qui invece gli ospiti, circa una trentina di persone di cui molte non autosufficienti, sono stati avvisati con una semplice lettera in data 2 novembre. Al personale si è freddamente e burocraticamente comunicato il licenziamento. Ovviamente il sindacato (confederazioni e categorie  che rappresentano lavoratori e ospiti della Casa), hanno protestato energicamente e unitariamente. Appare infatti inaccettabile che persone in carne ed ossa vengano trattati come pacchi postali. Ed appare poco responsabile la gestione di una condizione finanziaria che, mano a mano si fa insostenibile, diventa nota senza alcun preavviso,  senza alcun tentativo di confrontarsi con chi è destinato a subirne le conseguenze. Né tantomeno provare a discutere, come civiltà vorrebbe, con chi rappresenta i soggetti coinvolti a diverso titolo”.

“La chiusura della Casa di riposo di Tollegno  è una vicenda vergognosa, per come è avvenuta e per come è stata condotta”. Attraverso il suo notiziario CGILNOTIZIE, il sindacato torna sulla vicenda con parole molte dure che qui di seguito riportiamao:
“Altre situazioni del genere – continua il documento –  con condizioni finanziarie estreme, sono state affrontate coinvolgendo tutti i soggetti interessati per trovare soluzioni le più indolori possibili.
Qui invece gli ospiti, circa una trentina di persone di cui molte non autosufficienti, sono stati avvisati con una semplice lettera in data 2 novembre. Al personale si è freddamente e burocraticamente comunicato il licenziamento. Ovviamente il sindacato (confederazioni e categorie  che rappresentano lavoratori e ospiti della Casa), hanno protestato energicamente e unitariamente. Appare infatti inaccettabile che persone in carne ed ossa vengano trattati come pacchi postali. Ed appare poco responsabile la gestione di una condizione finanziaria che, mano a mano si fa insostenibile, diventa nota senza alcun preavviso,  senza alcun tentativo di confrontarsi con chi è destinato a subirne le conseguenze. Né tantomeno provare a discutere, come civiltà vorrebbe, con chi rappresenta i soggetti coinvolti a diverso titolo”.

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