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Tino Cornaglia riconfermato alla presidenza di Confcooperative Piemonte

I prossimi quattro anni di mandato saranno all’insegna della sostenibilità ambientale e

sociale.

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Si è tenuta oggi, lunedì 18 marzo, presso The Place – Green Pea a Torino l’Assemblea regionale di Confcooperative Piemonte, che ha visto la riconferma alla presidenza di Tino Cornaglia.

Le parole del presidente

“Ringrazio tutti i cooperatori e le cooperatrici che oggi mi hanno concesso nuovamente la propria fiducia riconfermandomi alla presidenza – ha dichiarato Tino Cornaglia. – Ci aspettano altri quattro anni di impegno al servizio delle cooperative piemontesi, che saranno guidate dalla sostenibilità ambientale e sociale. Insieme, continueremo a lavorare per rafforzare l’impatto positivo delle nostre cooperative sulle comunità locali e sull’ambiente, sostenendo nei prossimi anni le nostre associate impegnate in progettualità che supportino uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dal forte impatto sociale. Oggi, infatti, abbiamo voluto lanciare un segnale forte: non possiamo più aspettare, è importante che tutte le imprese facciano la propria parte per il futuro e noi, come associazione di categoria, ci siamo.”

873 imprese, 3 miliardi di fatturato

Continua dunque il percorso di Cornaglia, iniziato nel 2020, alla guida dell’associazione che conta 873 imprese aderenti e che, come dimostrato negli ultimi anni, contribuisce fortemente alla crescita economica e patrimoniale del sistema imprenditoriale piemontese in
tutti i settori. Nel 2023 le cooperative aderenti a Confcooperative Piemonte hanno inciso sull’economia regionale con oltre 3 miliardi di euro di fatturato, contando più di 145.000 soci e 33.000 occupati. Tra gli aderenti anche il credito cooperativo, che conta 8 banche
sul territorio.

Il presidente nazionale di Confcooperative

«Buon lavoro a Confcooperative Piemonte e al suo presidente Cornaglia per il bilancio del mandato in chiusura e le priorità indicate per il prossimo mandato. Tra le sfide principali ci attendono la transizione digitale e quella ambientale. Il filo conduttore di entrambe è la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono legate tra di loro a doppio filo. Dobbiamo farci carico di innescare un nuovo sviluppo sui territori, facendoci carico delle fragilità abbiamo un paese da ricucire dove troviamo troppe sacche di emarginazione che vanno ricondotte a sintesi. La cooperazione nei suoi vari settori di attività è un partner importante per il pubblico con il quale vanno riviste le regole di ingaggio dove chiediamo al pubblico di non scegliere tra le proposte economicamente più vantaggiose ma di premiare la qualità». Così il Presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini intervenuto nel corso dell’assemblea.

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