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Tentano la spaccata alla Penta Elettronica

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ladri in casa

Tentano la spaccata alla Penta Elettronica

Hanno provato a mandare in frantumi la vetrina a spallate, ma il vetro era antisfondamento e non ci sono riusciti. Tentata “spaccata” fallita nella notte tra mercoledì e giovedì alla Penta Elettronica di via Milano, a Chiavazza. Una banda di malintenzionati ha preso di mira il negozio di informatica, verso le 3 di notte. Prima provando a forzare la porta, poi prendendo a spallate la vetrata. Un membro del gruppo aveva anche un estintore in mano, ma fortunatamente l’oggetto non è stato utilizzato, probabilmente perché nel frattempo è scattato l’allarme.
Nelle riprese dell’impianto di videosorveglianza si vede che sono in quattro, ma nelle immagini delle telecamere non è visibile il volto.
I ladri si sono arresi e si sono allontanati nel momento in cui è scattato l’allarme dell’antifurto. Un residente ha riferito alle forze dell’ordine di aver notato allontanarsi un’automobile scura di grossa cilindrata.

Sull’episodio stanno indagando i carabinieri.

Purtroppo per i titolari della ditta, non è la prima volta che vengono presi di mira dai ladri. Bensì la quinta. Paradossalmente gli sforzi dei malviventi servono a poco: la cassa, infatti, è sempre vuota, mentre i computer vengono ritirati e portati via ogni sera. In negozio non rimane nulla. Senza contare che, qualora riuscissero a entrare, se la vedrebbero comunque brutta per via dei nebbiogeni del sistema di sicurezza.
Erano stati proprio i nebbiogeni, nel 2016, a neutralizzare uno dei tentativi di furto ai danni di Penta Elettronica.

I ladri si erano dovuti arrendere e anche alla svelta.

Dopo aver forzato la porta, erano riusciti a entrare nel negozio di via Milano, ma dopo pochi secondi erano stati costretti a scappare dai fumogeni emessi dall’impianto d’allarme. Il bottino? Un tablet da 200 euro afferrato mentre cercavano una via di fuga prima che fosse troppo tardi.
«Eravamo a casa – aveva raccontato all’epoca Renata Freghieri, cotitolare dell’esercizio commerciale – quando si è attivato l’antifurto. Subito dopo siamo stati allertati dagli addetti della All System. Quando siamo arrivati sul posto, un quarto d’ora dopo, i carabinieri erano già lì».
I ladri avevano agito verso la stessa ora, alle 3,20 di notte. Erano in due, col volto coperto, scarpe da ginnastica, abiti scuri e guanti. Le telecamere del sistema di videosorveglianza avevano ripreso i loro movimenti.
«E’ stata una questione di secondi, il nebbiogeno si è subito attivato – aveva raccontato la donna -. Hanno preso la prima cosa a portata di mano, vicino alla porta, e sono scappati. Mentre se ne andavano hanno tentato di rubare un altro apparecchio, ma non ci sono riusciti».
Proprio in quella occasione i titolari avevano riferito di essere già finiti nel mirino in passato: «A giugno di due anni fa avevamo subito un altro furto, più ingente. Eravamo dotati solo di un antifurto classico e i ladri avevano rubato parecchi computer portatili e staccato la cassa. Questa volta non ci sono nemmeno arrivati».

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