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TeamVolley, il sogno finisce tra le lacrime

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L’Angelico TeamVolley manca la promozione in B2. A Candiolo, in una palestra troppo piccola per contenere tutta l’onda biancoblu (in 150 si sono presentati nel piccolo catino torinese per la sfida decisiva) le ragazze di coach Michele Marchiaro cedono per 3-1 al Chisola Chieri 76 (parziali: 20-25-, 25-12, 25-11, 25-23).

L’Angelico TeamVolley manca la promozione in B2. A Candiolo, in una palestra troppo piccola per contenere tutta l’onda biancoblu (in 150 si sono presentati nel piccolo catino torinese per la sfida decisiva) le ragazze di coach Michele Marchiaro cedono per 3-1 al Chisola Chieri 76 (parziali: 20-25-, 25-12, 25-11, 25-23).

Il sestetto iniziale del tecnico torinese prevede Margherita Gualinetti in palleggio con diagonale Silvestrini, Letizia Gualinetti e Diego in banda, centrali Vineis e Salono, con libero Angelillo (che si è alternata per tutta la partita con Tortora). L’Angelico parte benissimo ed è una delle più giovani del gruppo, Silvestrini, appena quindicenne, a dare il là al primo allungo (1-3), mentre dal centro Salono e Vineis spingono sull’acceleratore (3-7). Si gioca in una bolgia, in una struttura inadeguata per una finale play off: per fortuna la correttezza nel mondo del volley è tale che le due appassionate tifoserie pensino esclusivamente a sostenere le proprie beniamine, malgrado il primo arbitro ci metta del suo per «infuocare» la contesa. Il muro di Diego dà il massimo vantaggio (6-11) e in questa fase della partita le schiacciatrici del TeamVolley passano con autorità, costringendo il tecnico del Chisola al time out (8-13).

Qualche errore di troppo segna le padrone di casa, ma come successo troppe volte a Lessona, il vantaggio viene ridotto (14-16) e allora a fermare il gioco è Marchiaro. La risposta delle sue ragazze è immediata: 14-19 e poi 14-20, sullo strano bagher rovesciato di Leti Gualinetti, sul quale la difesa di Chieri si fa trovare impreparata. Da 15-22 Chisola prova a fare paura con un break di 5-0, ma per fortuna dell’Angelico le torinesi sbagliano la battuta: una vera boccata d’ossigeno. Il primo set va alle cossatesi, a segno per 20-25 dopo 28 minuti.

Forse logorate da una stagione senza fine la seconda e terza frazione sono disastrose: Gualinetti e compagne fanno fatica in ogni fondamentale e in un attimo si trovano costrette ad inseguire. In questa fase non funziona niente: l’attacco è troppo statico, si fossilizza la palla in posto 4 e per il muro di Chieri (devastante la differenza, con 20 punti a 5) è un gioco da ragazzi prendere la misura alle bande dell’Angelico. In più Prelato (19 punti alla fine) e Panetta (15) vanno giù con troppa facilità. Inutili i tentativi di arginare lo strapotere torinese cercati da Marchiaro, che a turno spedisce in campo Bojanic, Mamino e dà anche un po’ di respiro a Margherita Gualinetti, inserendo Daffara.

Il quarto set è una girandola di emozioni, con l’Angelico che ritrova maggiore equilibrio, anche se continua a patire oltremodo i lob delle chisoline, che puntualmente cadono nel campo sguarnito. La palla si fa pesante e gli errori in battuta pesano (7 in totale). Malgrado tutto le cossatesi ritrovano il pari a quota 17. Si lotta punto a punto fino al 23-23 (trascinate da una volitiva Diego), ma la partita è segnata (e sporcata dall’ennesimo errore del primo arbitro). Chisola merita il successo e la promozione (già sfiorata un anno fa) mentre in casa del TeamVolley non si può far altro che i complimenti al gruppo, alla società e ai tanti tifosi (più di seicento in gara2 a Lessona, almeno 130 ieri a Candiolo) per una stagione che resterà nella storia. Alla fine le lacrime segnano il viso di molte ragazze dell’Angelico: una notte

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