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Suicidi, il vero colpevole è il silenzio

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Il male oscuro, il vuoto dell’anima, il cane nero. Quali e quante perifrasi per definire la depressione, la malattia del secolo. Una patologia sulla quale, purtroppo, c’è ancora pochissima consapevolezza, nonostante il continuo incremento di persone che ne soffrono. Un malessere capace di annientare non solo chi, sfortunatamente, ne è affetto ma tutta la sua sfera familiare.

Il male oscuro, il vuoto dell’anima, il cane nero. Quali e quante perifrasi per definire la depressione, la malattia del secolo. Una patologia sulla quale, purtroppo, c’è ancora pochissima consapevolezza, nonostante il continuo incremento di persone che ne soffrono. Un malessere capace di annientare non solo chi, sfortunatamente, ne è affetto ma tutta la sua sfera familiare.

 

Nessuno, che non abbia incrociato lo sguardo di una persona depressa, può immaginare il vuoto e il freddo che la tormentano, giorno e notte senza tregua. “Barriere” nasce quasi un anno fa e, nel silenzio, sta lavorando per costruire un luogo di incontro in cui parlare di come reagire a questo male.

 

“Barriere” per il ponte, ma non solo; il ponte è solo il simbolo di tanti atti anti-conservativi che si sono verificati sul nostro territorio, è il luogo in cui molti tra noi associati hanno perso una persona cara: un figlio, un fratello, un amico. È un po’ il nostro vessillo per fare in modo che si parli di un argomento che diversamente verrebbe taciuto, se non per riempire una pagina di cronaca.

 

Il ponte, questo mostro di ferro e cemento, sembra l’unico colpevole. Non è così. Il vero colpevole è il Silenzio assordante, nemico delle barriere, quelle che non si vogliono innalzare contro un male strisciante, che assume varie forme. Una vera e propria patologia che da molti non viene ancora percepita e riconosciuta come tale.

 

Noi di “Barriere” stiamo proseguendo nella nostra attività, a breve avremo una sede, un sito internet (www.barriereperlavita.it). Stiamo pianificando eventi capaci di approfondire un tema tanto delicato da fare paura. Oltre a quanto è già stato realizzato nei mesi scorsi, a partire da maggio del 2016, quando l’Associazione è stata costituita.

 

Il nostro fine è quello di creare e consolidare un tavolo di confronto permanente in modo che la ricerca disperata di aiuto trovi eco e conforto, e che il dolore si possa trasformare in supporto per chi, come noi, vive da “sopravvissuti”. 

 

Negli ultimi 3 giorni si sono registrati 4 tentavi e un suicidio portato a compimento. Questi numeri non possono rientrare in una mera statistica.

Le persone non sono numeri, sono vite! Sono famiglie!

 

Associazione Barriere per la Vita

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