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Stato di agitazione alla Sacal di Carisio

La società ha deciso di posticipare il pagamento contrattuale dei flexible benefit a settembre. 

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Ifi Santhià

Alle 4 ore di sciopero di venerdì scorso, 7 luglio 2023, proclamate a livello nazionale da Fiom-Fim-Uilm, la RSU Fiom Cgil della Sacal S.p.A. di Carisio ha dichiarato altre 4 ore di sciopero aggiuntive. È dunque stato di agitazione per i dipendenti dell’Azienda, a seguito delle decisioni unilaterali della Società di posticipare il pagamento contrattuale dei flexible benefit a settembre. 

I lavoratori Sacal, come tutti i metalmeccanici, avrebbero dovuto avere disponibilità delle somme dal mese di giugno dell’anno in corso, arrivando a concordare quali strumenti di welfare utilizzare con la Rsu aziendale. Un disagio, quello del posticipo, che si aggiunge alla mancanza di contrattazione finalizzata alla definizione di un nuovo premio di produzione.

È stato quindi richiesto – dalla Segreteria provinciale Fiom Cgil Vercelli e della Valsesia e dalla Rsu aziendale – un incontro con la proprietà per portarla a conoscenza di tutte le problematiche legate a varie questioni: dai rapporti sindacali alla scarsa chiarezza nell’organizzazione; dai problemi di gestione degli straordinari, ai problemi di sicurezza e di microclima. 

Dall’incontro tra Sindacato e Azienda, avvenuto lo scorso 4 luglio, non si sono registrati particolari rassicurazioni sui temi oggetto della vertenza. Anzi, si è registrata la volontà aziendale di non effettuare, a luglio, il pagamento dei flexible benefit contrattuali ai dipendenti, ma di rimandarli a settembre. Da qui, la dichiarazione dello Stato di agitazione dei dipendenti, con conseguente blocco degli straordinari e della flessibilità. 

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