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Spiaggia nudisti a Varallo: la prima in Italia su un fiume

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Spiaggia nudisti a Varallo: la prima in Italia su un fiume

Nel fine settimana si è tenuto un raduno.

Come riporta notiziaoggi.it la Valsesia potrebbe avere la prima spiaggia per nudisti in Italia nata sulle sponde di un fiume. A farsi promotrice dell’iniziativa è Anita, l’Associazione naturista italiana, che ha proposto un fine settimana di attività naturista “di prova” poco più a monte di Varallo, nella zona della Balangera (ma sono al vaglio anche altre due spiagge). L’associazione ha avuto poi un incontro con il sindaco Eraldo Botta, trovando la disponibilità nell’ospitare una spiaggia dedicata al naturismo.

La pulizia

In totale, una cinquantina le persone che sabato pomeriggio e domenica hanno potuto trascorrere una giornata senza veli. Presente anche il presidente di Anita Giampietro Tentori.La sera di sabato è stata poi l’occasione di visitare Varallo e cenare in un ristorante tipico della Valsesia. I partecipanti si sono poi ritrovati la domenica mattina dove hanno raggiunto di nuovo la spiaggia e dopo essersi dedicati alla pulizia del sottobosco, raccogliendo alcuni oggetti di plastica trasportati dalle piene, hanno condiviso un aperitivo in spiaggia e poi pranzato insieme.

L’incontro

«Al termine della giornata – prosegue Tentori – ci siamo incontrati con il sindaco di Varallo, Eraldo Botta, per continuare il discorso avviato circa un anno fa per avere il riconoscimento di un tratto di fiume da adibire alla fruizione nudista. Il sindaco si è dimostrato favorevole alla proposta e nei prossimi mesi porterà la proposta sul tavolo della giunta». Come detto sarebbe la prima spiaggia nudista lungo un fiume in tutta Italia. Finora infatti ci sono spiagge al mare, alcuni campeggi o parchi privati dedicati al naturismo.

La promozione del territorio

E per la Valsesia sarebbe anche una occasione turistica. «Il naturismo – conclude il presidente – è un’occasione di sviluppo turistico, un’opportunità anche per la Valsesia. In questo fine settimana, con un semplice ritrovo promosso sui social della nostra associazione, una cinquantina di persone hanno alloggiato in in strutture ricettive della valle, pranzato e cenato nei locali della zona. In Italia parliamo di decine di migliaia di persone e di oltre venti milioni in Europa. Tutta gente che è costretta a rivolgersi spesso all’estero per poter avere il diritto di stare nudi su una spiaggia».

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