“Sono stato vicino alla morte ma ora sto meglio”

Se all’alba, appena sveglio, ricomincia a scrivere mail fornendo la propria opinione su temi d’attualità, locali e non, o sulla sua personalissima visione del Trentennio fascista, vuol dire che sta molto meglio.

Se all’alba, appena sveglio, ricomincia a scrivere mail fornendo la propria opinione su temi d’attualità, locali e non, o sulla sua personalissima visione del Trentennio fascista, vuol dire che sta molto meglio. Così giovedì mattina, l’avvocato Sandro Delmastro, colpito da ictus lo scorso 10 giugno, è tornato “a farsi risentire”. L’esponente più rappresentativo della destra biellese è ancora ricoverato in ospedale per le cure del caso ma il segnale dato è  certamente positivo. Altro fattore che conferma la ripresa fisica è il fatto che nella mail Delmastro si definisce “incazzoso” (immaginiamo per la quotidianità della politica italiana che da destra a sinistra, nessuno escluso, non fornisce una bella immagine di sè) dando così dimostrazione di ritrovata vitalità.
Comunque per la cronaca, la sua dichiarazione riguarda quanto avvenuto a Venaria Reale dove sono stati rimossi i fiori deposti sulle tombe di alcuni soldati della Repubblica Sociale. «E’ un’iniziativa vergognosa – scrive –  dell’antifascismo militante: Credo che sia superfluo perdere tempo sottolineando lo sdegno di una iniziativa del genere. Se questo è, ripeto, l’antifascismo (l’iniziativa pare che sia dell’Anpi.) sempre di più sono convinto della necessità di rimarcare il mio personale sdegno per la totale mancanza di rispetto per i defunti e per i loro congiunti».   
Poi sulle sue effettive condizioni di di salute: «Sto decisamente meglio. Sono stato vicino alla morte  ma poi dall’al di là Benito, severo, mi ha richiamato all’ordine con la consueta sua determinazione, dicendomi che c’è ancora molto da fare per rendere inoffensivi coloro che occupano senza ritegno e con colossale incapacità il Parlamento. Ed io a … “lui” obbedisco senza discutere!».

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