Attualità
Siccità, anche l’Unione Europea ha riconosciuto lo stato di emergenza
Il governatore Alberto Cirio: “La portata d’acqua del Po è scesa del 70%”
“Dopo il riconoscimento dello stato di emergenza del Governo italiano, oggi anche l’Europa ha preso atto della grave situazione in corso nel nostro territorio”: lo ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che, nel suo ruolo di presidente della Delegazione italiana del Comitato delle Regioni presso l’Ue, ha preso parte al dibattito sulla siccità svoltosi al Parlamento europeo in occasione della seduta plenaria.
“Abbiamo chiesto e ottenuto questo dibattito affinché le istituzioni europee prendessero atto dell’emergenza che sta colpendo l’Italia e che non può restare un problema solo nazionale – ha evidenziato Cirio – L’Europarlamento ha di fatto riconosciuto l’urgenza della situazione, e questo è già un risultato importante perché rappresenta il presupposto per la richiesta di accesso al fondo di solidarietà internazionale.
Inoltre l’Ue e il Governo italiano si sono impegnati a inserire uno strumento nel Fondo per lo sviluppo e la coesione, sia per destinare risorse all’ammodernamento delle reti idriche urbane, ormai datate e bisognose di interventi che evitino lo spreco e la dispersione dell’acqua, ma anche perché possano finalmente essere realizzati dei mini invasi in grado di prevenire e tamponare in futuro emergenze come quella che stiamo vivendo, con danni enormi alle nostre colture”.
“Parallelamente – ha aggiunto il presidente – dobbiamo agire per prevenire disastri. È paradossale che in autunno chiediamo uno stato d’emergenza per le alluvioni e in estate uno per la siccità. Questo vuol dire che c’è una ripetitività degli eventi meteorologici e l’Ue ha il dovere di prevenirla. Non dimentichiamo che oggi 5 Regioni che hanno ottenuto lo stato di emergenza ma il fenomeno si estende. La portata d’acqua del Po è diminuita del 70% e abbiamo il dovere innanzitutto di ristorare gli agricoltori, già sottoposti ad una pressione enorme”.
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