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Sfrattati, sono stati costretti a dormire in auto nel parcheggio della stazione per un’intera settimana

Protagonista una coppia biellese over 50 senza lavoro. Grazie alla solidarietà la loro storia ha avuto un lieto fine

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BIELLA – Per un’intera settimana sono stati costretti a vivere e dormire dentro una macchina parcheggiata nei pressi della stazione ferroviaria. Diventati improvvisamente due “senzatetto” una coppia di biellesi, di età compresa tra i 50 e 60 anni, ha cercato di sopravvivere alla belle e meglio fino a quando non si è mossa la catena di solidarietà conclusa proprio ieri con l’offerta di un alloggio messo a loto disposizione gratuitamente.

I due protagonisti della storia sono Cristina R. e Fabrizio M. a cui si aggiunge anche Luna, una meticcia di 12 anni, terzo componente inseparabile del nucleo familiare. Ambedue disoccupati, fino allo scorsa settimana abitavano in un alloggio in un comune del Biellese che però hanno dovuto improvvisamente abbandonare quando il padrone di casa ne ha richiesto la disponibilità.

«Improvvisamente – raccontano – dalla sera alla mattina ci siamo ritrovati in strada. Non potendo andare da nessuna parte l’unica possibilità rimastaci era di dormire in macchina, e così abbiamo fatto per tutta la settimana. Per quanto riguarda il mangiare abbiamo usufruito della mensa della Caritas di via Novara che ci ha immediatamente accolto e che ringraziamo per quanto ha fatto per noi».

Trascorsa l’intera giornata alla ricerca di una soluzione difficile da trovare per una coppia di persone che ha come unica fonte di entrata il reddito di cittadinanza di 500 euro – peraltro momentaneamente interrotto in attesa di riconferma . Alla sera Cristina, Fabrizio e Luna ritornavano in auto preparandosi a trascorrere la notte. «A parte le estreme condizioni di vita – continua la loro testimonianza – di notte non abbiamo avuto alcun tipo di problema. Certamente anche grazie alla circostanza del coprifuoco, nessuno è mai venuto a disturbarci, importunarci o farci scherzi di qualsiasi genere. Almeno sotto questo aspetto siamo stati fortunati».

La svolta positiva è avvenuta con la pubblicazione della loro storia da parte di Alberto Scicolone sulla propria pagina Facebook, notissimo in città per le sue battaglie a favore degli animali e in più in generale per le persone in difficoltà. La catena di solidarietà si è così messa immediatamente in moto tramite offerte di aiuto, una delle quali proveniente addirittura dal lontano Veneto.

Anche il comune di Biella, dove i due hanno tuttora la residenza, si è attivato con un’assistente sociale e alla fine è stata trovata la soluzione. A partire da questa settimana Cristina, Fabrizio e Luna andranno a vivere in un alloggio messo a loro disposizione in un comune del Biellese da parte di un ragazzo residente nel Vercellese. Nell’attesa a partire già da ieri sono ospiti di una signora residente in un centro abitato vicino al nostro capoluogo.

«Ovviamente ringraziamo tutti coloro – affermano i due – che sono venuti in nostro aiuto, a partire da Alberto Scicolone che ha dato voce alla nostra storia, al comune di Biella per l’interessamento e per coloro che ci hanno messo a disposizione un tetto. Come abbiamo detto a colui che ci ha offerto la sistemazione, superato il momento di difficoltà da parte nostra vi è la disponibilità a contribuire, nel limite delle nostre possibilità economiche, alle spese di affitto. Ci sembra il minimo per dimostrare la nostra riconoscenza a chi ha voluto dare una mano, a chi ci sta aiutando per uscire da questo momento particolarmente difficile».

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