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Sergio Fighera e la moglie dimessi dall’ospedale

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Migliorano le condizioni del fotografo biellese Sergio Fighera e della moglie Verena  dopo che, mercoledì pomeriggio, è scoppiato un incendio nell’appartamento in cui vivono, proprio sopra allo studio fotografico di via Cottolengo. Ieri sono finalmente potuti tornare a casa.

Migliorano le condizioni del fotografo biellese Sergio Fighera e della moglie Verena  dopo che, mercoledì pomeriggio, è scoppiato un incendio nell’appartamento in cui vivono, proprio sopra allo studio fotografico di via Cottolengo. Ieri sono finalmente potuti tornare a casa.
Un rogo spaventoso, divampato in uno stabile che si trova proprio nel cuore della Città. Oltre a Fighera e alla consorte sono rimaste intossicate altre sette persone.

L’allarme è scattato poco dopo le 15 e si è temuto il peggio. I coniugi Fighera, infatti, si trovavano all’interno dell’alloggio quando è divampato il rogo. Sono riusciti a chiedere aiuto, ma sono rimasti intossicati a causa delle inalazioni di fumo.

In pochi minuti è giunta sul posto una squadra di Vigili del fuoco e un’ambulanza del 118. I due coniugi sono stati affidati alle cure dei sanitari che li hanno accompagnati all’ospedale “Degli Infermi” dove sono stati ricoverati. Sia sergio Fighera che la Moglie verena sono rimasti intossicati. la donna, tra l’altro ha riportato anche diverse ustioni alle mani ed ai capelli.
I pompieri si sono poi dati da fare per spegnere le fiamme, che come detto si sono sviluppate in via Cottolengo, proprio sopra al noto studio fotografico, gestito dalla coppia insieme al figlio Giuliano Fighera: “Nessuna pentola lasciata sul fuoco – afferma – non si sa quale sia la causa del rogo. Dovranno stabilirlo i Vigili del fuoco, l’importante è che mamma e papà stiano bene”.

Per quanto riguarda l’abitazione, si presume che i danni siano notevoli. La cucina è stata dichiarata inagibile. L’incendio è partito dalla cucina e poi si è diffuso nel resto della casa. Al lavoro, per domare il rogo e gestire la viabilità, oltre ai Pompieri è intervenuto un vero e proprio dispiegamento di forze: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Protezione Civile: Sono stati bravissimi e molto umani – conclude Giuliano – è grazie al tempestivo intervento dei soccorsi se mamma e papà sono ancora vivi».

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