Sentenza del Tar: «Ripetitore, i lavori possono continuare»

Sentenza del Tar: «Ripetitore, i lavori possono continuare». «Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte respinge l’istanza» di sospensione cautelare dei lavori al ripetitore di Inwit e di Tim in via Sant’Emiliano a Sostegno.

L’ordinanza di mercoledì scorso della Camera di Consiglio di Torino dà luce verde alla prosecuzione dei lavori per l’installazione della «nuova infrastruttura di telecomunicazioni».

Sentenza del Tar: «Ripetitore, i lavori possono continuare»

«Alla luce della documentazione prodotta dalla contro interessata (Danila Vigna, ndr) (…), deve escludersi che l’opera sia idonea ad esporre cose o persone al pericolo di un grave pregiudizio. Anche tenuto conto della destinazione non abitativa del fondo, di proprietà della ricorrente, adiacente a quello ove l’opera insiste».

Il ripetitore Inwit, che permettere ai telefoni di funzionare nel triangolo del “silenzio” Sostegno-Crevacuore-Roasio sta dividendo il paese a suon di carte bollate. Con costi legali non indifferenti. Da un lato il Comune di Sostegno, rappresentato dall’avvocato Franco Enoch, che difende il progetto finanziato con il contributo del Pnrr. Dall’altro l’ex sindaco Danila Vigna, che forte anche di una petizione di alcuni concittadini, ricorre alle vie legali per bloccarlo.

Vigna aveva spiegato così il motivo del ricorso urgente al Tar: «Sono in lotta da un anno contro l’installazione dell’antenna. Dopo il mio intervento, nel settembre 2024 il Tar aveva già disposto una perizia che aveva constatato la mancanza di una parte importante di verifiche per l’installazione. La sentenza è attesa nei primi giorni di aprile. Ma nel frattempo Inwit ha inspiegabilmente ripreso a posizionare apparecchiature sul traliccio. Ragion per cui ho chiesto la sospensione immediata dei lavori per pericolosità».

Sospensione che il Tar non ha concesso e che ora consentirà alla ditta di sistemare le antenne e ultimare i lavori.
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