Attualità
Sardi a Biella e adunata degli alpini in “Su Calendariu 2025”
Circolo culturale Su Nuraghe
La prima edizione di “Su Calendariu” è del 1996. Era intitolata al “Falco di Eleonora”, illustrato e censito, nell’Ottocento, da Alberto Ferrero della Marmora. Con quell’appellativo, il Generale biellese intendeva rendere omaggio alla Giudichessa sarda, regina di Arborea. Nel XIV secolo, Eleonora aveva compilato un codice di leggi, la celebrata Carta de Logu, promulgata nel 1395, in cui vietava la caccia dei falchi adulti e dei pulli (astores o falcones). La seconda edizione (1997), era dedicata a “Sant’Eusebio da Cagliari”, nominato, nel IV secolo, Primo vescovo nella Vercelli pagana da papa Giulio I (15 dicembre 345). Papa Giovanni XXIII, con Breve apostolico (24 novembre 1961), elesse “S. Eusebio, Vescovo e Martire, Patrono di tutto il Piemonte, con gli onori e i diritti liturgici che competono ai Patroni”. Alberto Ferrero della Marmora ritorna nel 1998, con immagini del suo “Voyage en Sardaigne” (1857). L’anno seguente (1999) è dedicato a Quintino Sella con fotografie di Vittorio Besso e dei fratelli Vittorio ed Erminio Sella, provenienti dal “Fondo Sardegna” della Fondazione Sella di Biella e dagli archivi della famiglia Besso.
Sardi a Biella e Adunata degli Alpini in “Su Calendariu 2025”
Negli anni successivi, “Nel nome del Pane” (2000); “Fiori e piante di Sardegna” (2001); “Dall’albero al cestino, un mondo da salvare” (2002). Due anni di seguito sono stati riservati agli “Impresari Biellesi in Sardegna” (2005) e “Trasformare le pietre in oro” (2006). Seguono, “La Sardegna, Immagine e Parola tra Lingua, Natura e Cultura” (2012), con raffigurazioni di animali, opera di Andrea Quaregna; “Far tornare a volare le farfalle” (2013), illustrato da Lucio Bordignon, esperto di natura e di ambiente, curatore anche di “Volare alto nei cieli, uccelli tra Piemonte e Sardegna” (2015); a lui e a Franco Lorenzini si deve “Migrazione di animali e vegetali: funghi di Piemonte e di Sardegna” (2018); ancora, “Biellese e Sardegna, fantastico mondo di api e fiori” (2019), con testi di Paolo Detoma, presidente dell’Associazione Biellese Apicoltori; “Animali impollinatori: Nuraghe Chervu, casello biellese dell’autostrada delle api” (2022). L’ultimo, quello del 2024, destinato alle libellule che vivono in Sardegna e in Piemonte e che coinvolge due studenti universitari, Marta Cadin e Leonardo Siddi, è completato dagli scatti di Walter Caterina. L’aspetto naturalistico segna la variegata attività culturale del Circolo sardo di Biella.
Come si evince dall’excursus, in cui si citano solo le pubblicazioni afferenti agli intenti di questa presentazione, la pubblicazione di “Su Calendariu” ben sostanzia le aggettivazioni “culturale” e “sardo”, presenti nel titolo dell’Associazione. Vale a dire, “cultura” vista dalla finestra “isolana” affacciata sulle Alpi biellesi e radicata nella plurimillenaria storia sarda, ma con sguardo sempre attento alle vicende del presente e al territorio che ci ha accolto e che ci ospita.
L’edizione 2025
Questa edizione riserva una delle due copertine alla 96a Adunata Nazionale degli Alpini (Biella, 9-10-11 maggio 2025). Giornate intense, alle quali la Comunità sarda aderisce aprendo le porte della propria sede in Biella e, in Pettinengo, quelle del “Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli”. In questa occasione, in collaborazione con il locale Nucleo dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al cap. Emilio Lussu, il Chiostro di San Sebastiano accoglierà una Mostra del Museo Storico della Brigata “Sassari”, suggerendo ai Gruppi Alpini, che verranno a Biella, la possibilità di consegnare direttamente nelle mani dei “Sassarini” nuove pietre di memoria per l’area monumentale di “Nuraghe Chervu”.
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