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Ripartiamo dal nostro carattere

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Cari amici, domenica d’agosto che caldo fa, la spiaggia è un girarrosto non servirà bere una bibita se in fondo all’anima sogno l’oceano. Così cantava un mito dei miei tempi giovanili, Bobby Solo, in una delle canzoni che celebravano l’estate, non solo una stagione ma per molti di noi uno stato d’animo che ci è rimasto nel cuore sin da ragazzini.

Per molti di noi, che vivevano la realtà del lavoro nei campi e nelle vigne, l’estate rappresentava il momento tanto atteso durante l’anno. Certo a quell’epoca si stava all’aperto e per tanto tempo a Tramonti e dintorni, si guardavano gli animali ma si scoprivano anche i segreti della natura. Che con l’arrivo dell’estate si trasformava con odori e sapori della terra che ancora adesso che vivo a Biella da tempo immemorabile ancora sento e riconosco quando mi sorprendono all’improvviso. L’estate era l’occasione per scendere con ogni mezzo a disposizione verso Maiori, Minori, Amalfi, incontrare i tanti turisti stranieri che venivano a visitare quel lembo di terra bellissimo che è la costiera Amalfitana. Ma noi, ragazzini chiassosi e desiderosi di scoprire il mondo, aspettavamo di incontrare lui e soltanto lui: Giuseppe che portava i gelati, in arte Pepp’ O’Surbettar!! Ne ho già parlato da queste colonne di questo personaggio della mia infanzia, che con il suo carretto dispensava gioie e delizie, ma sapete è sempre nei momenti di difficoltà come questo che stiamo vivendo che a volte certi bei ricordi di spensieratezza e gioventù possono aiutare. Aiutare a vedere anche in questa estate 2020 segnata dall’emergenza mai finita del Covid un segnale di speranza, in vista di un autunno che rischia di riservarci amarezze e difficoltà…Oggi non c’è più Pepp O’ Surbettar, in arte Giuseppe il gelataio, viviamo l’epoca di Giggino o’ Bibbitar, in arte Luigi di Maio ministro degli Esteri, ma in mezzo è passato un mondo. Non c’è più quella voglia di sorridere, anche degli sfottò per i nostri politici, oggi siamo tutti più preoccupati dal futuro che desiderosi di andargli incontro con fiducia. E’ lo specchio dei tempi, di questi tempi scurissimi ma che non devono farci dimenticare che dopo la tempesta arriva sempre il sereno. Non so se Biella ha mai avuto in passato un carretto tutto suo, in giro per le strade e le vie del centro, con un codazzo di ragazzini festanti al seguito…Sarebbe una bella immagine da recuperare e da riproporre in attesa che anche sotto il Mucrone l’estate ritorni a fare il suo lavoro, carica di aspettative, speranze, voglia di vivere. Sognare non costa nulla, una ragione in più per farlo anche se non soprattutto a Biella, città parsimoniosa per tradizione e attitudine, ma dal carattere molto forte. Riprendiamo da qui, dal nostro carattere, la nostra forza, e rimettiamoci  a correre. Magari troveremo di nuovo un carretto colorato e lucente da inseguire, ricco di sogni e sorprese…

Luigi Apicella

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