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Riapertura delle scuole a settembre: le regole per asili, elementari e medie

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BIELLA – La scuola riparte. Il ministro Azzolina ha promesso niente plexiglas fra un banco e l’altro (in copertina l’ormai famosa foto dell’esperimento andato in scena poco tempo fa in un liceo di Bergamo), ma si riparte: il 14 settembre 2020, presumibilmente, se le Regioni diranno ok. Anche se per salvaguardare il distanziamento, gli istituti andranno alla ricerca di tutti gli spazi possibili e c’è già chi ha storto il naso, come il Coni, temendo che per sopperire alla carenza di aule alla fine si utilizzeranno le palestre con buona pace dell’ora di ginnastica

La proposta pervenuta ad Anci

All’Associazione dei Comuni lombardi è pervenuta una proposta operativa. Alcune semplici regole per orientare la ripresa dopo il suono della prima campanella (a metterla a punto l’ufficio scolastico provinciale lecchese).

Regole per le scuole dell’infanzia:

  • Lezioni solo al mattino
  • Riduzione della numerosità dei gruppi di bambini
  • Ingressi scaglionati
  • I genitori non potranno accompagnare i loro bambini all’interno della scuola
  • Eventuali pasti andranno consumati in aula predisponendo adeguatamente le aule

La disponibilità di spazi e le misure da adottare con bambini così piccoli potrebbero precludere la frequenza costante nell’anno di tutti i bambini.

Regole per le scuole primarie:

  • Lezioni solo al mattino
  • Frequenza da lunedì a sabato per 4 ore e senza servizio mensa
  • Solo ove possibile, le scuole potrebbero programmare alcune attività pomeridiane
  • Alunni verrebbero suddivisi in classi a numerosità ridotta, indicativamente metà classe
  • Ogni gruppo avrebbe due insegnanti che coprirebbero l’orario per 3 giorni ciascuno (il docente di religione rimarrebbe l’unico insegnante in comune tra molte classi).

La soluzione richiederebbe l’utilizzo di circa il doppio delle attuali aule, da qui la richiesta agli enti locali di aiutare le scuole ad individuare tutti gli spazi che potrebbero essere adibiti ad aule presenti all’interno degli edifici scolastici e, ove non fossero sufficienti, ad aiutare le scuole nell’individuare opportune soluzioni.

Regole per le scuole secondarie di primo grado:

  • Lezioni modulari di 45 minuti, che il docente terrebbe in aula con metà gruppo classe, mentre l’altra metà del gruppo classe potrebbe seguire la lezione da remoto attraverso l’utilizzo di connessione internet in altra aula, in cui è presente un secondo docente che guida il gruppo
  • I gruppi si potrebbero scambiare regolarmente, in modo da uniformare la proposta per tutti gli studenti
  • L’orario di lezione giornaliero si accorcia quindi sensibilmente e il tempo di lavoro dei docenti che viene ricavato, unito all’organico di sostegno e all’organico potenziato dovrebbe condurre alla copertura del tempo scuola

Questa organizzazione garantisce alle famiglie che tutti i ragazzi siano seguiti a scuola da docenti e non siano lasciati alla propria autonomia nel seguire la DAD, come è accaduto nei mesi della primavera 2020.

  • Cambio degli orari di entrata e/o uscita, con conseguenze sul trasporto che vanno analizzate nel singolo plesso.
  • Non si prevedono tempi prolungati e quindi non si dovrebbero generare necessità di servizi mensa (nel caso in cui fosse comunque necessario attivarli, si chiede la possibilità di individuare figure di assistenza diverse dai docenti, poiché le ore di docenza andrebbero concentrate sull’orario scolastico dei ragazzi)
  • Le scuole devono essere dotate di linee di accesso a internet potenti e, per quanto possibile, veloci: anche in questo caso si chiede la collaborazione ad individuare soluzioni opportune insieme alle singole scuole.

Quando la riapertura?

Il Governo ha deciso che le elezioni regionali e amministrative si terranno sabato 20 e domenica 21 settembre 2020.

“La scelta del 20 è infelice, avevamo chiesto di votare prima, il 6 o il 13, ma a questo punto allora facciamo partire le lezioni prima del voto e poi le sospenderemo laddove ci sono i seggi”, ha detto Cristina Grieco, coordinatrice della commissione istruzione per la Conferenza delle Regioni.

Quindi la ripresa il 14 sembra lo scenario più probabile,

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1 Commento

1 Commento

  1. Francesca

    17 Giugno 2020 at 19:06

    Tutto chiaro..
    Ma forse alla nostra ministra Azzolina sfugge un particolare.
    Fino ad ora noi genitori lavoratori abbiamo fatto i salti mortali con i bambini a casa.
    Caliamo un velo pietoso per il “bonus babysitter ” chi lavora 5 gg a 40 h settimanali 600 euro bastano per una settimana e mezza e poi?..e a settembre scuola solo al mattino? E chi fa i turni il pomeriggio e a pranzo con i bambini
    Come la mettiamo..avrebbero dovuto pensare ad altro opzioni perché lo stato sta veramente spolpando in tutti i sensi ogni singola famiglia…

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