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Razzie nei cimiteri, il Comune ai cittadini: “Sporgete denuncia”

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Sei furti negli ultimi mesi, tutti con lo stesso obiettivo: portare via il rame usato per le coperture delle cappelle di famiglia nei cimiteri della città.

Sei furti negli ultimi mesi, tutti con lo stesso obiettivo: portare via il rame usato per le coperture delle cappelle di famiglia nei cimiteri della città. Ora il Comune di Biella sta cercando di rintracciare le famiglie proprietarie delle cappelle per segnalare loro il danno, qualora non se ne fossero ancora accorte, anche perché le forze dell’ordine consigliano di sporgere sempre denuncia.

«Non sempre è facile rintracciare le famiglie concessionarie – sottolinea Valeria Varnero, l’assessore che ha tra le sue competenze anche quella sui servizi cimiteriali -. Chiediamo quindi a loro stesse di controllare le condizioni delle cappelle, se si trovano in uno dei cimiteri interessati dai furti».

L’ultimo episodio della serie è stato scoperto lunedì al cimitero del Favaro. Prima c’erano stati i furti  al Vandorno, a Chiavazza (per due volte, a settembre e a ottobre del 2014), nel cimitero urbano (sempre a ottobre) e a Cossila San Grato, a febbraio. «Prevenire e proteggere meglio i cimiteri è quasi impossibile – spiega Varnero -. Si tratta di luoghi tendenzialmente isolati e aperti. Inoltre i cimiteri della città sono undici: qualsiasi sistema di sorveglianza che abbia la speranza di essere efficace, avrebbe costi elevatissimi».

Chi si fosse accorto di essere tra i danneggiati dai furti, può rivolgersi all’ufficio cimiteri del Comune di Biella (telefono 015.35071 lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e il giovedì dalle 8 alle 16) oppure ai custodi dei cimiteri.

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