Attualità
Ragazza di 22 anni dona un quadro all’ospedale
Si chiama Martina Imparato, ha 22 anni e ha recentemente donato al nuovo ospedale dell’ASL BI un quadro da lei realizzato. Martina è molto giovane, ma è già un’artista. Osservando le sue opere non si può che constatarlo.
Si chiama Martina Imparato, ha 22 anni e ha recentemente donato al nuovo ospedale dell’ASL BI un quadro da lei realizzato. Martina è molto giovane, ma è già un’artista. Osservando le sue opere non si può che constatarlo. Coltiva la passione per la pittura da sempre, perché attraverso l’Arte lei riesce ad esprimere quello che ha dentro: la sua gioia, i suoi tormenti, i suoi desideri, la sua vitalità. La scelta di Martina di donare un proprio quadro all’Ospedale degli Infermi non è casuale. La ragazza, che si esprime con la lingua dei segni, quando era molto piccola è stata seguita dalla Medicina Riabilitativa dell’ASL BI, diretta da Lia Rusca. Il suo quadro è dunque un omaggio al nosocomio e trova spazio proprio nei locali del reparto che l’ha vista crescere, aiutandola a gestire le difficoltà della sua condizione.
Incontriamo Martina insieme al papà, Luigi Imparato, e alla mamma, Pina Liguoro: «Mia mamma, che lavora nelle cucine dell’ospedale, mi ha raccontato del nuovo nosocomio, descrivendomelo come molto bello, spazioso e io ho pensato di fare questa donazione beneaugurale -spiega Martina-. Sapere, poi, che il mio quadro è esposto nei locali della Medicina Riabilitativa è per me un grande piacere».
Lia Rusca, che ha seguito il percorso riabilitativo di Martina, esprime gratitudine per questo gesto: «E’ bello quando i pazienti mantengono un legame affettivo con la nostra struttura; non può che far piacere e stimolarci nella professione. Il quadro è un bel messaggio di ottimismo e di realizzazione personale, che può essere d’esempio anche per altri ammalati alle prese con percorsi riabilitativi, spesso non facili».
L’opera, realizzata con la tecnica della pittura ad olio, raffigura due bambini intenti a consumare un pasto, vestiti con abiti di colori vivaci: «Proprio perché mamma lavora in mensa ho pensato ad un soggetto che in parte richiamasse il suo lavoro e che in parte si adattasse ad ogni contesto -commenta la giovane artista-. I bambini per me hanno un significato speciale; ricordano il concetto della nascita, senza la nascita non ci sarebbe niente. Dipingerò ancora bambini, di tutte le nazionalità, perché sono soggetti che regalano gioia».
La passione di Martina per l’Arte è sbocciata sin dalla tenera età. Appena è riuscita a tenere in mano una matita ha iniziato a disegnare, a modo suo, come fanno i bambini, ma con una particolarità: i disegni, i quadri, ogni sua opera le davano la possibilità di sfogare le emozioni che a parole non poteva esprimere e queste stesse emozioni, a loro volta, influenzano ancora oggi i suoi quadri.
Con il sostegno del Progetto Bilinguismo, la ragazza ha frequentato le scuole dell’obbligo e il Liceo Artistico. E’ qui che ha imparato le tecniche pittoriche: «Dipingo prevalentemente ad olio, anche se richiede molto tempo: ogni strato di colore necessita di un periodo di asciugatura, quindi per realizzare un singolo quadro ci va pazienza. Per creare quello donato al nuovo ospedale ci è voluta una settimana, lavorandoci giorno e sera. Di recente, ho anche scoperto l’aerografo: è molto divertente, ma ho sempre paura di sbagliare; non è semplice da utilizzare, ma avrò ho tempo per perfezionarmi. Tengo molto a non perdere la manualità che sono riuscita ad acquisire nel tempo».
Martina avrebbe voluto continuare gli studi iscrivendosi all’Università, ma poter disporre di un docente dedicato, che traduca le lezioni teoriche nella lingua dei segni, non è più possibile se non con un esborso di denaro notevole da parte dei famigliari. La scelta è ricaduta, pertanto, su alcuni corsi che stanno consentendo a Martina di portare avanti la propria passione e di approfondire la conoscenza delle tecniche artistiche. La speranza per il futuro è che Martina possa fare di questa sua passione un vero e proprio lavoro.
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