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«Qualcuno scambia le montagne per discariche». Rifiuti, escrementi e perfino lumini abbandonati

Lo sfogo di un lettore: «Dal Rifugio Rosazza a Poggio Frassati, da Oropa ai sentieri… Maleducati ovunque»

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Escrementi, urina, rifiuti e persino lumini.

L’inciviltà non risparmia nemmeno i luoghi “sacri” della montagna. L’ultimo caso, segnalato da un lettore, riguarda l’area attorno al Rifugio Savoia, dove nei giorni scorsi è stato ritrovato di tutto.

«Martedì scorso – racconta Luigi – sono passato da quelle parti e ho incontrato i gestori. Erano basiti. Dopo mesi di assenza, erano su per i classici giri di rifornimento degli elicotteri e purtroppo ad attenderli c’erano rifiuti, fazzoletti sporchi, escrementi umani e addirittura lumini… Senza contare che qualcuno nelle scorse settimane ha evidentemente deciso di utilizzare la legnaia come un bagno pubblico». Purtroppo non si tratta di casi isolati. «Il problema è esteso a tutta la montagna – continua il lettore -. Basta salire all’ex arrivo della funivia, dove partiva la cestovia. Anche quella è diventata un gabinetto pubblico. Anche a quote più basse la situazione non è migliore. Nel piazzale di Oropa ci sono bidoni ovunque, eppure c’è ancora gente che pur di non fare venti metri abbandona rifiuti e sacchetti dove capita». Il quadro è abbastanza desolante in generale: «Camminando per i sentieri di montagna si trova di tutto – aggiunge Luigi -, fazzoletti, bottiglie vuote, assorbenti… Uno pensa che gli escursionisti siano più attenti, invece purtroppo la verità è un’altra: se una persona è ignorante “giù”, continua ad esserlo anche ad alta quota, non è che salendo rinsavisca…».

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