Attualità
Pioggia nella media, ma fa freddo
Piogge eccezionali per il periodo? No. Malgrado i continui temporali degli ultimi giorni e il dannoso epilogo di lunedì, la situazione meteo di questa prima parte dell’estate non sembra assumere connotati eccezionali, almeno stando ai dati statistici.
Piogge eccezionali per il periodo? No. Malgrado i continui temporali degli ultimi giorni e il dannoso epilogo di lunedì, la situazione meteo di questa prima parte dell’estate non sembra assumere connotati eccezionali, almeno stando ai dati statistici.
Don Silvano Cuffolo, dall’Osservatorio meteorologico di Oropa, sostiene che “se mettiamo da parte un inverno sicuramente anomalo per abbondanza di precipitazioni e temperature miti, questa prima parte dell’estate 2014 non è in realtà così eclatante, soprattutto per quanto attiene al territorio dell’alto Biellese”.
In effetti, i rovesci di carattere maggiormente violento sembrano essersi concentrati sulle zone prealpine e pianeggianti, con la complicità dell’aria più calda che caratterizza queste stesse aree e che ha favorito la formazione di perturbazioni di gran lunga più aggressive rispetto che in montagna.
Le rilevazioni dell’Osservatorio, poi, riporterebbero informazioni che confermano le circostanze descritte da Don Cuffolo: nel mese di giugno sono caduti 180,8 mm di pioggia, ben al di sotto delle medie degli ultimi dieci anni, ed in particolare dei 322,4 mm registrati solo qualche anno prima, nel 2011. Anche maggio non sembrerebbe stupire, coi suoi 201,2 mm caduti caduti, a fronte di quasi il doppio nel medesimo periodo dell’anno precedente. Ma allora dove sarebbe l’anomalia? Don Cuffolo avverte: “Anche se in questi primi dieci giorni di luglio la quantità delle precipitazioni non ha ancora aver assunto un carattere eccezionale, le temperature medie finora registrate sono parecchio sotto tono”.
Dati alla mano, la media di questo inizio del mese a Oropa è stata appena di 14,3°; per ritrovare un simile valore bisogna ritornare al 1981. Ciò spiegherebbe anche la percezione generale di chi si sente di fronte ad un’estate che ancora faticherebbe ad affermarsi. In più, andrebbe considerato che la quantità di pioggia caduta non coincide con i giorni di mancanza di sole.
E, come sempre accade con giornate così imprevedibili, anche le attività stagionali arrancano. Davide Gori, della piscina Fun-club di Mottalciata, segnala una diminuzione del 30% delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Circostanza questa confermata anche da Loredana Tricarico del Centro Primavera di Lessona, che aggiunge: “I costi di gestione degli impianti sono fissi e non dipendono dall’afflusso di utenti, perciò il bel tempo gioca un ruolo sicuramente fondamentale”. La situazione non è più rosea nemmeno nel settore della ristorazione. Benny Possemato, titolare del ristorante La Civetta, rivela che “il problema maggiore è spesso quello di dover mantenere occupati per i medesimi ospiti sia tavoli esterni che interni, al fine di poter trasferire i coperti al chiuso non appena si manifestino improvvisi episodi di maltempo”.
Ma come ricorda Don Cuffolo, “mai fidarsi del tempo, memmeno con statistiche alla mano. Da domani potrebbe cambiare completamente lo scenario, e dell’agonia di questi giorni rimarrebbe soltanto un vago ricordo”. D’altronde questa “fiacchezza estiva” potrebbe spiegarsi con le temperature troppo miti di dell’inverno appena trascorso. Dice un proverbio: “a luglio gran calura, a gennaio gran freddura”.
Marco Comero
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