Pensioni: il 92% dei biellesi si dice pessimista

Pensioni: il 92% dei biellesi si dice pessimista. Il futuro preoccupa i cittadini.

Solo l’8%, infatti, pensa che riceverà un assegno che gli permetterà di mantenere un tenore di vita adeguato una volta uscito dal mondo del lavoro. La maggioranza (90%) si dice invece pessimista sulla possibilità di contare su una pensione di base adeguata. Di questi, il 49% teme che non avrà nemmeno una pensione o risparmi sufficienti cui attingere per integrarla.

Lo evidenzia l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.

Pensioni: il 92% dei biellesi si dice pessimista

Le preoccupazioni riguardano il rischio di non autosufficienza e l’impossibilità di sostenere le spese (57%), il non riuscire ad aiutare la famiglia (27%) e il dover gravare su di essa (25%). Circa uno su quattro (22%) teme poi di cadere in povertà.

Insieme alla visione del domani pensionistico, l’indagine ha fatto emergere una bassa conoscenza dell’argomento tra i biellesi. Il 39% non è in grado di definire che cosa sia la previdenza complementare. Il 14% non sa che il TFR può essere versato nelle soluzioni previdenziali. Il 31% non è a conoscenza dei vantaggi fiscali che queste offrono. Il 94%, poi, non si informa sulle novità riguardanti le pensioni e la riforma del sistema previdenziale.

A fronte di questo, un biellese su quattro (25%) si dice interessato a valutare opzioni per rendere più sicura la condizione economica della vecchiaia. Questi dati sono coerenti con la volontà degli intervistati di acquisire un maggior livello di cultura previdenziale e del risparmio e di rivolgersi a consulenti qualificati.

Tra le soluzioni per integrare la pensione ci sono i fondi aperti o negoziali (29%), i piani individuali assicurativi (27%) e i conti deposito (20%). Il 20% investirebbe sul mercato finanziario e il 14% in polizze vita.
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