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Pene più severe per chi maltratta gli animali

Alberto Scicolone: «Ora si faccia rispettare la legge»

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Pene più severe per chi maltratta gli animali

Pene più severe per chi maltratta gli animali.

Pene più severe per chi maltratta gli animali

Pene più severe per chi maltratta, abbandona o uccide un animale. È entrata in vigore la nuova legge che modifica il codice penale e introduce una serie di importanti novità. La svolta è anche concettuale: gli animali non sono più tutelati solo in quanto oggetti dell’affetto umano, ma diventano soggetti da proteggere in sé, con diritti autonomi. Un principio accolto con favore da Alberto Scicolone, presidente dell’associazione “Legami di cuore”: «È un traguardo importante – commenta – ma ora è essenziale che la legge venga fatta rispettare dalle forze dell’ordine. E soprattutto che la tutela venga estesa anche agli animali selvatici».

Le novità

Le sanzioni per chi organizza eventi o gare in cui gli animali subiscono violenze raddoppiano: si passa da una multa di 15.000 euro a una di 30.000. Più pesanti anche le conseguenze per chi organizza combattimenti tra animali, con la pena detentiva che sale da 2 a 4 anni. Chi partecipa rischia ora fino a 30.000 euro di ammenda.

In caso di uccisione di un animale le pene possono arrivare a 4 anni di carcere, con una sanzione economica fino a 60.000 euro. Anche per i maltrattamenti si alza l’asticella della severità: si potrà finire in carcere per un massimo di 2 anni e non sarà più possibile evitare la pena con una multa.

Un’altra novità importante è il “divieto di abbattimento degli animali coinvolti”: dovranno essere custoditi fino al termine del processo giudiziario.

Arriva anche lo stop definitivo all’uso commerciale delle pellicce di gatti domestici e il divieto, valido su tutto il territorio nazionale, di tenere i cani legati alla catena. Cresce anche la protezione delle specie protette: per chi ne cattura, detiene o uccide esemplari, la legge ora prevede l’arresto da 3 a 12 mesi e un’ammenda che può arrivare fino a 8.000 euro.

Vengono inoltre introdotti maggiori controlli sugli animali esotici: attenzione a non ospitare in casa specie vietate dalla legge italiana. Stretta anche sul commercio illecito di cuccioli: chi viene sorpreso a trafficarli rischia ora fino a un anno e mezzo di carcere e multe tra i 6.000 e i 30.000 euro.

Parla Alberto Scicolone

Secondo Scicolone la nuova norma rappresenta un passaggio fondamentale. «Finalmente si riconoscono i diritti agli animali per ciò che sono, non per ciò che rappresentano per noi. È un cambio di visione importante. Ma adesso serve un passo ulteriore: stop agli spettacoli con animali nei circhi, ancora legali in Italia a differenza di altri Paesi europei».

E lancia un appello sulla fauna selvatica, tra le polemiche di questi giorni per il ddl Lollobrigida. «Serve coerenza. Non possiamo parlare di tutela solo per cani e gatti mentre si estendono i permessi per cacciare gli animali selvatici. La protezione deve riguardare tutte le specie».

Infine, il nodo cruciale. «Una legge, per essere efficace, va fatta rispettare. A volte le segnalazioni cadono nel vuoto. Ci aspettiamo che le forze dell’ordine intervengano per fare applicare la norma». LEGGI ANCHE: «Non autorizzate spettacoli con gli animali»

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