Attualità
Patelli: “Banchi monoposto, Arcuri come Azzolina”
I banchi, con e senza rotelle, voluti dai 5 Stelle e pagati dai cittadini italiani, sono destinati a diventare il simbolo storico di una tragica gestione politica
Riceviamo e pubblichiamo
I banchi, con e senza rotelle, voluti dai 5 Stelle e pagati dai cittadini italiani, sono destinati a diventare il simbolo storico di una tragica gestione politica del nostro Paese. Quella dell’ex ministro Azzolina e del commissario Domenico Arcuri. Per quanti sforzi facciano i pentastellati, a livello locale e nazionale, infatti, niente e nessuno potrà mai cancellare dagli italiani la (giustissima) idea che si sia consumato, ai loro danni, uno spreco di risorse senza precedenti. Con l’aggravante di averlo fatto in un momento drammatico del Paese, quello della fase più acuto della pandemia sanitaria.
E’ infatti notizia di questi giorni, riportata dal quotidiano nazionale “il Tempo”, che un lotto di banchi monoposto che dovevano garantire la sicurezza degli alunni in classe, attraverso il distanziamento sociale, siano stati ritirati perché non rispettano le misure antincendio previste dalla legge. Incredibile ma vero. A stabilirlo è stato il generale Figliuolo, che ne ha programmato il ritiro. Il tutto per un costo dell’operazione di circa 173 mila euro.
“Questi banchi fanno parte del bando indetto da Arcuri nell’estate scorsa. Le aziende vincitrici furono tredici. Una di queste è la portoghese Nautilus, che sottoscrisse due contratti. Il primo, da 2,2 milioni di euro, per la fornitura di 70mila sedie. Il secondo, da 7,3 milioni, per 110mila banchi monoposto” si può leggere, quasi con rabbia, sul quotidiano romano.
Si tratta dell’ennesimo disastro, che fa il paio con tante altre forniture di banchi, questa volta sì, a rotelle, finiti negli scantinati delle scuole del Paese, inutilizzati e inutilizzabili, dopo che l’ex ministro Azzolina ne aveva fatto grande pubblicità addirittura in diretta televisiva con tanto di scenetta dimostrativa… Il ministro Bianchi, di recente, per fortuna, ha detto che questi banchi rappresentano una “cartolina del passato”, per la scuola pubblica italiana. Bene, ovviamente. Noi della Lega, insieme a tutti gli italiani, non ce ne dimenticheremo mai.
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