Attualità
Nuovo servizio dell’ASLBI: terapia online per pazienti affetti da “Long Covid” di tipo post traumatico
Dedicato ai pazienti che subiscono ancora gli strascichi psicologici causati dal contagio di questo virus
BIELLA – La Psicologia Ospedaliera ASLBI ha attivato un nuovo servizio: una terapia di gruppo online per pazienti affetti da “Long Covid” di tipo post traumatico
Il servizio di sostegno per gli strascichi psicologici causati dal contagio da virus va ad aggiungersi agli altri supporti garantiti degli specialisti dell’équipe durante la pandemia
La Struttura Semplice Psicologia Ospedaliera dell’ASLBI ha attivato un servizio dedicato ai pazienti affetti da “Long Covid”, inteso come strascichi psicologici causati dal contagio di questo virus. Il sostegno consiste in una terapia di gruppo online con frequenza quindicinale, che si svolgerà con un minimo di quattro utenti partecipanti, e segue le iniziative di supporto mentale già attuate dagli specialisti dell’Azienda Sanitaria nei mesi scorsi e riguardanti le difficoltà dettate dalla pandemia.
Il servizio di terapia di gruppo online è dedicato a persone guarite dalla malattia ma che presentano prolungate problematiche di tipo psicologico come ansia, stress e disturbi post traumatici susseguenti il contagio, residenti sul territorio.
Per informazioni sulla terapia e su come accedervi sono disponibili il numero telefonico 01515155522 – dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 – e l’indirizzo mail psicologia.aziendale@aslbi.piemonte.it.
«L’esperienza del Covid ci ha insegnato che è possibile fare psicoterapia anche a distanza e che è necessario non trascurare gli effetti della pandemia anche da un punto di vista interiore – afferma Patrizia Tempia Valenta, Responsabile Psicologia Ospedaliera ASLBI – Non escludiamo comunque che gli incontri possano avvenire anche in presenza in futuro, in base all’andamento della pandemia».
Dall’inizio dell’emergenza nel 2020 la Psicologia Ospedaliera ASLBI sta portando avanti azioni di supporto diversificate in relazione alla pandemia.
Nel corso dei mesi scorsi il sostegno psicologico dell’équipe è stato rivolto sia ai pazienti positivi al Covid ricoverati e ai loro familiari, costretti a una condizione di distanza dovuta alle restrizioni anti contagio, sia ai pazienti cronici non positivi al Covid, ricoverati e non, in situazione di stress severo anche per le diffuse condizioni di difficoltà organizzative causate dalla pandemia.
I pazienti ricoverati possono fare richiesta di supporto psicologico agli specialisti della Psicologia Ospedaliera dell’ASLBI, che si recano anche nei reparti Covid a seconda delle necessità. «Per quanto riguarda le consulenze per i pazienti cronici non ricoverati occorre invece l’impegnativa da parte del medico curante, per supporti che si svolgono di persona o in via telematica», specifica Tempia Valenta.
«Inoltre allo scoppio della pandemia abbiamo attivato il progetto “Uniti in rete” grazie alla collaborazione con il Fondo Edo Tempia – aggiunge la Responsabile – La nostra Struttura poi si sta confermando accogliente per gli universitari in fase di tirocinio o specializzazione: al momento ne abbiamo qui tre provenienti dall’Università degli Studi di Torino, ma capita che arrivino anche da fuori regione».
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