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Nel Biellese l’estate sta già finendo…

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici, l’estate sta finendo cantavano i Righeira negli anni ’80, e la cantavano già all’inizio di quella mitica estate del 1985, una sorta di “rito scaramantico” o se volete di “contraddizione” che ci fece ballare accompagnandoci sino all’autunno.

Ecco, oggi ci troviamo di fronte ad una situazione simile: l’estate è appena cominciata – e per Biella è iniziata particolarmente bene con le numerose telecamere nazionali a raccontare un po’ di noi e del territorio: la messa in diretta dal Duomo di Biella su Rai Uno, in occasione del 250° anniversario della fondazione della diocesi, il TG3 Piemonte al seguito dei preparativi della Passione di Sordevolo, vero fiore all’occhiello della peculiarità delle nostre tradizioni. Speriamo però non finisca prima di cominciare (come cantavano i Righeira) a giudicare dai martellamenti – veri o presunti – che i TG nazionali ci propinano ogni giorno in merito a cosa andremo incontro nelle prossime settimane.

Aumenti di ogni tipo, un autunno nero, condizionatori spenti, razionamenti, siccità con una crisi idrica tra Biella e Vercelli senza precedenti che ha portato alcuni Comuni del Piemonte ad emettere ordinanze per limitare l’utilizzo di acqua. Una sorta di stato di emergenza “permanente” che parte da lontano e che oggi raccoglie le preoccupazioni di Coldiretti e che già ha visto il presidente della Regione Cirio richiedere lo stato di calamità su questo fronte venendo incontro all’apprensione dei tanti agricoltori piemontesi. Molti di loro, infatti, chiedono di creare in tempi rapidi piccoli invasi su tutto l’arco alpino.

Il rischio, di fronte a queste emergenze che hanno a che fare con quello che è uno dei problemi del nostro tempo, il futuro e la salvaguardia del nostro pianeta, la politica ci metta al solito del suo, facendone una questione burocratica, di suddivisione delle competenze, di frammentazione partitica anziché optare per un piano strategico unitario che risponda concretamente alle esigenze idriche delle imprese sul territorio, già gravate dalla lievitazione del costo delle materie prime dovute al perdurare della guerra. In tanti settori, in questo momento, è sempre più una questione di sopravvivenza: di acqua come di energia se ne parla da anni senza che mai si sia arrivati a prendere decisioni. Pensate al nostro biellese: di diga e di invasi ne discutiamo sulla carta da decenni ma siamo sempre punto e a capo.

Se su tematiche così importanti e di impatto per il futuro delle nuove generazioni ci sono forze politiche che dicono sempre di no a tutto, si “salvini chi può”. Il rischio di questa politica del no a prescindere (no ad inceneritori, rigassificatori e che più ne ha ne metta) li raccoglieremo proprio al termine di questa estate che appena cominciata e che rischia di finire prima di cominciare. “ L’estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande, anche se non mi va…” Buon inizio estate a tutti…

Luigi Apicella

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