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Nel Biellese i malati di Hiv sono 11

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Nonostante le numerose campagne di prevenzione che ormai vanno avanti da anni, come accade a livello nazionale anche nel Biellese i casi di sieropositività non calano. Nel nostro territorio infatti  dall’inizio del 2017 ci sono stati ben 11 casi di sieropositività.
I dati sono stati forniti alla vigilai della quarta edizione del progetto “Chi si ama mi segua”, due giorni di iniziative nei locali notturni e nei bar in occasione del 1° dicembre – giornata mondiale per la lotta all’Aids. Il progetto è promosso dal servizio “Drop in” del S.C Servizio Dipendenze dell’Asl.  Negli ultimi anni si è assistito a un graduale calo di attenzione nei confronti del tema delle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare AIDS, sia a livello locale che nazionale, quindi l’iniziativa è nata per continuare l’impegno nel combattere questo questo tipo di malattie. Negli corso degli anni si osserva un aumento dell’età media alla diagnosi, ma la classe di età che ha un’incidenza più alta di nuovi casi va dai 24 ai 35 anni. C’è anche un cambiamento di modalità di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva, ma aumentano i casi attribuiti a trasmissione sessuale. Sul fronte degli screening non giungono notizie rassicuranti, infatti la percentuale delle persone che si sottopongono al test per individuare un eventuale contagio è decisamente bassa.
Il Registro Nazionale AIDS è attivo sin dall’ inizio degli anni ’80 e ancora oggi fornisce importanti informazioni utili per monitorare le persone con HIV. Aver ridotto l’attenzione su tali tematiche, ha determinato una scarsa abitudine a rapporti sessuali corretti o ad una scarsa diagnosi precoce dell’infezione, specialmente nell’età più giovane della popolazione. Il Progetto “Chi si ama mi segua”, riproporrà il format delle scorse edizioni in cui non saranno gli operatori della Sanità, ma i gestori dei locali diurni e notturni ad intervenire in prima persona sul tema della prevenzione delle patologie sessualmente trasmissibili, rendendosi portatori di un messaggio positivo e proattivo. Nei locali notturni e coffe bar sarà distribuito materiale informativo rivolto in particolare a persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, nelle giornate del 1 e 2 dicembre. Questa iniziativa di sensibilizzazione rappresenta l’occasione per riuscire a conciliare il gusto per il divertimento, il bisogno di trasgressione e la ricerca del piacere, con la consapevolezza del rischio e della conoscenza. Il progetto è stato realizzato grazie anche al contributo del Comune di Biella, del patrocinio del Comune di Cossato e della Provincia di Biella. Alla conferenza di ieri erano presenti il Dottor Angelo Penna, Andrea Taglier gestore del “Drop in”, la Dottoressa Infettivologa Anna Lingua, Lorenzo Somaini, Pietro Rapa Gestore del locale “Baretto” e Michele Orsalla dell’Alchimista Cafè. 

Nonostante le numerose campagne di prevenzione che ormai vanno avanti da anni, come accade a livello nazionale anche nel Biellese i casi di sieropositività non calano. Nel nostro territorio infatti  dall’inizio del 2017 ci sono stati ben 11 casi di sieropositività.
I dati sono stati forniti alla vigilai della quarta edizione del progetto “Chi si ama mi segua”, due giorni di iniziative nei locali notturni e nei bar in occasione del 1° dicembre – giornata mondiale per la lotta all’Aids. Il progetto è promosso dal servizio “Drop in” del S.C Servizio Dipendenze dell’Asl.  Negli ultimi anni si è assistito a un graduale calo di attenzione nei confronti del tema delle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare AIDS, sia a livello locale che nazionale, quindi l’iniziativa è nata per continuare l’impegno nel combattere questo questo tipo di malattie. Negli corso degli anni si osserva un aumento dell’età media alla diagnosi, ma la classe di età che ha un’incidenza più alta di nuovi casi va dai 24 ai 35 anni. C’è anche un cambiamento di modalità di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva, ma aumentano i casi attribuiti a trasmissione sessuale. Sul fronte degli screening non giungono notizie rassicuranti, infatti la percentuale delle persone che si sottopongono al test per individuare un eventuale contagio è decisamente bassa.
Il Registro Nazionale AIDS è attivo sin dall’ inizio degli anni ’80 e ancora oggi fornisce importanti informazioni utili per monitorare le persone con HIV. Aver ridotto l’attenzione su tali tematiche, ha determinato una scarsa abitudine a rapporti sessuali corretti o ad una scarsa diagnosi precoce dell’infezione, specialmente nell’età più giovane della popolazione. Il Progetto “Chi si ama mi segua”, riproporrà il format delle scorse edizioni in cui non saranno gli operatori della Sanità, ma i gestori dei locali diurni e notturni ad intervenire in prima persona sul tema della prevenzione delle patologie sessualmente trasmissibili, rendendosi portatori di un messaggio positivo e proattivo. Nei locali notturni e coffe bar sarà distribuito materiale informativo rivolto in particolare a persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, nelle giornate del 1 e 2 dicembre. Questa iniziativa di sensibilizzazione rappresenta l’occasione per riuscire a conciliare il gusto per il divertimento, il bisogno di trasgressione e la ricerca del piacere, con la consapevolezza del rischio e della conoscenza. Il progetto è stato realizzato grazie anche al contributo del Comune di Biella, del patrocinio del Comune di Cossato e della Provincia di Biella. Alla conferenza di ieri erano presenti il Dottor Angelo Penna, Andrea Taglier gestore del “Drop in”, la Dottoressa Infettivologa Anna Lingua, Lorenzo Somaini, Pietro Rapa Gestore del locale “Baretto” e Michele Orsalla dell’Alchimista Cafè. 

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