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“Mutamenti”, l’arte del biellese Lorenzo Acquadro al Walhalla

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Lorenzo Acquadro

Non soltanto drink e musica, ma anche arte. Il Walhalla Cocktail Bar conferma la propria attenzione alle espressioni artistiche locali. Dopo le opere del fotografo Mattia Corbetta (John Oliver Photography), sulle pareti del pub saranno esposti i dipinti di Lorenzo Acquadro, giovane artista biellese.

Sabato l’inaugurazione di “Mutamenti” al Walhalla

Sabato 16 febbraio alle 19 verrà inaugurata la mostra “Mutamenti”, ospitata proprio nel locale di via Galilei gestito da Francesco Pogni.

Lorenzo Acquadro

Francesco Pogni, titolare del Walhalla Cocktail Bar, da sempre cerca di sostenere le espressioni artistiche locali con il suo lavoro

Sui muri compariranno sette opere del pittore, che verranno sostituite via via da altre sue creazioni nel corso delle settimane.

«Non c’era abbastanza spazio per esporle tutte insieme – spiega il 27enne -, così abbiamo deciso di fare una cosa un po’ diversa, cambiandole gradualmente. Anche per questo abbiamo deciso di intitolarla “Mutamenti”, mutamenti nella mia vita e nella mostra stessa».

Saranno proposte le “vecchie” opere della mostra “Introspezioni”, realizzata a ottobre a Pavignano, insieme ad altre nuove.

Chi è Lorenzo Acquadro e come dipinge

Lorenzo Acquadro

Il giovane artista biellese Lorenzo Acquadro

Classe 1991, Lorenzo Acquadro ha frequentato il liceo artistico di via Addis Abeba. Oggi lavora al centro commerciale “Gli Orsi”, ma continua a coltivare la propria arte. Usa una tecnica mista, sposando sapientemente acrilico e tempera a velature. «Arricchisco i dipinti con matite colorate acquerellabili, carboncini, matite varie e colpi di luce con l’acrilico, a seconda delle esigenze», spiega.

E il risultato finale sono dipinti – principalmente ritratti – che sembrano fotografie in bianco e nero: «Amo il bianco e nero. Non viene mai considerato come “colore”, ma in realtà ci sono molti colori anche lì, basta cogliere le infinite sfumature e le emozioni che vi si annidano. Gioco sul non finito, sul contrasto tra il dettaglio e parti meno definite. Visti da lontano sono molto “fotografici”, mano a mano che ti avvicini però iniziano a emergere i tratti di matita più “grezzi”. L’idea è fare qualcosa che a prima vista possa anche sembrare ben rifinito, ma per le foto ci sono già i fotografi, quindi ci tengo che si veda il tratto del pennello».

“Non si può non restare sbalorditi”

“Occhi grandi, pieni di espressività, particolari curati all’estremo in grado di trasmettere a chi osserva i suoi lavori lo stesso amore e determinazione che lui stesso mette nel disegnarli – descrive così il suo lavoro Francesca, amica e modella di Acquadro -. Non si può non restare sbalorditi davanti alle fedelissime riproduzioni di Freddie Mercury (opera fortemente voluta dallo stesso Pogni nella mostra, ndr) impegnato nella sua grande passione, esibirsi davanti al pubblico. Così passione incontra passione, innescando bellissime emozioni nello spettatore, che non può non ritrovarsi immerso in un mondo magico, fatto di chiaroscuri, ombre, tratti delicati e tratti decisi che insieme formano un immenso arcobaleno di colori, anche dove i colori non ci sono. È racchiusa tutta la personalità di Lorenzo in questa combinazione di opere sospese nel tempo in grado a volte di fermarlo, a volte di renderlo eterno. L’arte può definirsi con milioni di parole, ma solo quando incontra l’amore può dirsi infinita”.

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