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Multa da 600 euro ai primi quattro “furbetti dei rifiuti”

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Beccati i primi “furbetti dei rifiuti”, ovvero coloro che  abbandonano in strada il pattume per evitare di pagare la Tariffa puntuale.

Beccati i primi “furbetti dei rifiuti”, ovvero coloro che  abbandonano in strada il pattume per evitare di pagare la Tariffa puntuale. Nel mese di gennaio a Biella ne sono stati scoperti quattro che ora dovranno pagare una multa salatissime, ben 600 euro.
Ma partiamo dai primissimi dati ufficiali del primo mese di raccolta puntuale dei rifiuti in città: il numero già disponibile riguarda la quantità di rifiuti indifferenziati portati a gennaio alla discarica di Cavaglià, che sono calati di  168 tonnellate rispetto al gennaio del 2015 e di quasi 90 tonnellate rispetto a dicembre. La cifra complessiva è di 512,48 tonnellate di rifiuti solidi urbani, contro le 680,90 del gennaio dell’anno scorso e le 600,40 di dicembre. «È un ottimo risultato che ci porterebbe, su base annua, a consegnare in discarica 2mila tonnellate di indifferenziato in meno  sottolinea l’assessore all’ambiente Diego Presa.  Soprattutto è il segno che i cittadini stanno già entrando nei meccanismi della raccolta puntuale. Aspettiamo i dati sulla raccolta differenziata per avere una conferma di questa proiezione: a dicembre, con oltre 80 tonnellate in più di rifiuti portati in discarica, abbiamo raggiunto il 60,39% di differenziata. Per questo primo mese di raccolta puntuale ci aspettiamo un risultato ancora superiore, che comunicheremo appena le cifre saranno disponibili. Intanto ringrazio tutti i biellesi per l’impegno e la pazienza».
Come detto, insieme alla partenza della raccolta puntuale sono aumentati anche i controlli, soprattutto per evitare lo sgradevole fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.
Le cifre di gennaio parlano di nove sanzioni comminate, quattro delle quali proprio per abbandono. Sono stati scoperti i responsabili della spazzatura abbandonata in quattro episodi riguardanti via per Candelo, via Campagné, via Ivrea (nella zona dell’ex Scardassi) e corso San Maurizio. «Le sanzioni sono particolarmente pesanti  sottolinea Presa «600 euro, che vengono incassati dalla Provincia come da normativa». Una cifra che, da sola, dovrebbe bastare a scoraggiare i malintenzionati (e maleducati), oltre al fatto che spesso, per essere puniti, non è necessario essere colti in flagrante mentre si lascia nei prati un sacchetto di spazzatura. Gli ispettori possono essere comunque in grado di risalire all’identità di chi ha abbandonato i rifiuti.
«Nove sanzioni in un mese – conclude il responsabile dell’amministrazione –  sono sopra la media del 2015 e «quando erano state 87 in tutto».

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