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Mezzo secolo d’attesa per sostituire il guado

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Mezzo secolo d’attesa per sostituire il guado

Tra i tanti disastri legati all’alluvione del novembre 1968 ci fu anche il crollo del ponte sul torrente Cervo che collegava Mottalciata a Castelletto Cervo (o Gifflenga a Buronzo). Ebbene, dopo oltre mezzo secolo dall’evento – esattamente 51 anni – parte l’iter amministrativo per la realizzazione del nuovo ponte che andrà a sostituire il famoso guado (per la verità sono due) utilizzato da allora per il collegamento tra le sponde opposte. Nella giornata di martedì infatti il consiglio provinciale di Biella darà la sua approvazione alla “bozza dell’accordo di programma tra la Provincia di Biella, i comuni Castelletto Cervo, Gifflenga, Mottalciata, per la progettazione, la costruzione e la gestione del ponte sul torrente Cervo”. Come si può notare si tratta proprio del primo passo del percorso amministrativo.
Grazie a uno stanziamento di 300mila euro nei prossimi mesi verrà individuato il professionista che dovrà predisporre il progetto del ponte stesso e anche il sito esatto dove realizzarlo. Poi, dopo tutte le approvazioni possibili e immaginabili, partirà l’appalto per la costruzione dell’opera che secondo le stime avrà un costo tra i tre e i quattro milioni di euro, somma – ed è questa un’altra nota positiva – già accantonata a suo tempo dalla Regione Piemonte attraverso l’utilizzo di fondi specifici.
Dal crollo del ponte nel lontano 1968, il guado è stato utilizzato come ordinario collegamento stradale tra Mottalciata e Castelletto. Inizialmente il passaggio, chiaramente emergenziale, era stato realizzato per il transito dei mezzi appartenenti a un’azienda rimasta isolata ma con il trascorrere degli anni si è trasformato in una vera e propria strada per evitare agli automobilisti di allungare il percorso attraverso Carisio o Cossato. Tanto che ad un certo punto uno dei due guadi, il più “trafficato”, venne dotato di guard-rail (successivamente vittima anch’esso di una piena del torrente) e in caso di forti precipitazioni sorvegliato dagli uomini della Protezione civile.

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