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Medici di famiglia: 9 ore al giorno dal lunedì al venerdì
Nascono le aggregazioni di dottori, è una piccola rivoluzione: uno sarà sempre presente dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19. Saranno nove in tutto il Biellese. Di Bella: «Un grande traguardo»

Medici di famiglia: 9 ore al giorno dal lunedì al venerdì. Nel Biellese saranno nove, con orario garantito dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 dal lunedì al venerdì, e almeno un medico e un ambulatorio aperto per ogni area.
Si chiamano Aft, aggregazioni funzionali territoriali. E dalla scorsa settimana – con la firma dell’accordo tra Regione Piemonte e sindacati – sono diventate realtà. È questa la nuova geografia della medicina di famiglia. Un sistema capillare, organizzato su base territoriale e con accessibilità prolungata. Un cambiamento radicale. Una vera rivoluzione.
Il nuovo modello sta prendendo forma nella nostra provincia e potrebbe essere operativo già a inizio maggio.
Medici di famiglia: 9 ore al giorno dal lunedì al venerdì
«È un grande traguardo – dichiara il dottor Sergio Di Bella, medico di famiglia e segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale -. La medicina del territorio si farà carico della popolazione più di quanto sia stato fatto finora e con maggiore qualità».
Le nove Aft locali copriranno l’intera zona. Due a Biella città, due a sud del capoluogo, una a ovest, una a nord-est, una a Valdilana, una a Vigliano e una da Cossato fino al confine orientale della provincia. «Ogni medico resterà nel suo studio ad assistere i propri pazienti. Ma lavorerà in rete con i colleghi dell’area per garantire indifferibilità e per progetti di presa in carico. Questo significa cartelle cliniche condivise, continuità di assistenza, possibilità di sostegno reciproco in caso di assenze o emergenze – precisa Di Bella-. Si tratta di un’aggregazione funzionale, non strutturale. La capillarità sarà garantita. E verrà assicurato che almeno un ambulatorio per Aft, o un terzo del totale – sia sempre aperto in orario 9-13 e 14-19 dal lunedì al venerdì, con un professionista disponibile».
Oggi nel Biellese ci sono solo 96 medici di base a fronte dei 128 necessari per una copertura ottimale. «Non si può colmare il vuoto dall’oggi al domani, ma si può ottimizzare il lavoro, coordinarsi, organizzarsi meglio. E questo sistema lo permette – commenta Di Bella -. Il nuovo modello prevede anche la partecipazione di medici a quota oraria a supporto della copertura settimanale e dei progetti di medicina di iniziativa. Una flessibilità che potrebbe rendere le Aft più attrattive. Lavorare in team, condividere responsabilità, essere supportati».
Cosa succede
Ma come si procede ora? «Ogni Aft eleggerà un coordinatore tra i suoi medici. Ci saranno riunioni operative e si dovranno definire gli orari, i turni prefestivi e predisporre la copertura informatica – spiega Di Bella -. È una macchina nuova e come tale va messa in moto con attenzione. Ogni studio esporrà i cartelli con l’elenco dei medici della propria Aft, gli orari e le sedi di apertura. Un modo semplice e diretto per spiegare ai pazienti cosa sta cambiando».
Ormai il “dado è tratto”. «All’appello manca solo l’accordo aziendale tra Asl Bi e sindacati, insieme al regolamento delle Aft. Ma è questione di poche settimane – conclude Di Bella -. Se tutto fila liscio spero che diventino operative da maggio. Altrimenti poco dopo. Ma il futuro è partito. E sarà migliore».
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