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Lo sfogo di un volontario del 118: “Tantissime chiamate per febbre e vomito”

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Il 118 è un servizio fondamentale, bisogna fare attenzione a non abusarne. Il boom dell’influenza non ha risparmiato nessuno nemmeno nel biellese, pare però che i classici sintomi influenzali abbiano provocato tante, forse troppe, telefonate al 118. Un servizio che a volte rischia di essere rallentato da richieste delle quali potrebbero tranquillamente occuparsi medico di base o guardia medica.

Il 118 è un servizio fondamentale, bisogna fare attenzione a non abusarne. Il boom dell’influenza non ha risparmiato nessuno nemmeno nel biellese, pare però che i classici sintomi influenzali abbiano provocato tante, forse troppe, telefonate al 118. Un servizio che a volte rischia di essere rallentato da richieste delle quali potrebbero tranquillamente occuparsi medico di base o guardia medica.
A confermare questa situazione è stato un volontario del 118, che nei giorni scorsi ha affidato a Facebook il proprio sfogo: “In queste due settimane ho fatto parecchi turni in 118. Più della metà delle chiamate per febbre, vomito e diarrea. Pronto soccorso devastato, gente che aspettava perfino seduta fuori. Gente di 20-30 anni, ragazzi”.
“Continuiamo a impegnare le ambulanze per le boiate – continua – e quando poi arrivano chiamate per cose serie i mezzi restano in coda, perché non ce ne sono più di disponibili”.
Infatti pare proprio che nelle scorse settimane il Pronto Soccorso fosse gremito di pazienti con sintomi influenzali, in qualche caso tranquillamente curabili dal medico di base o con l’assunzione di un farmaco consono. Di sicuro, almeno quando si tratta di persone giovani e in salute, non di gravità tale da richiedere l’intervento di un’ambulanza.
Il post del volontario, sul noto social network, continua sottolineando che spesso e volentieri i paramedici devono intervenire per codici bianchi, tranquillamente affrontabili con del riposo oppure andando dalla guardia medica che offre ogni giorno servizio sul territorio. Pare che molte chiamate nelle settimane scorse fossero a causa di vomito e diarrea, ma non riguardassero gente anziana, persone malate o bambini, bensì giovani e adulti.
Quello dell’utilizzo del numero del 118 è un tema molto delicato. Se da un lato vale la pena di ricordare che è riservato alle emergenze, infatti, dall’altro si vuole e si deve evitare che chi sta male sul serio si faccia scrupoli a telefonare per timore di “disturbare”.
Un discorso che però viene apparentemente meno per gli individui giovani e in salute alle prese con malanni di stagione, come in un certo senso sembra voler ricordare anche il volontario “arrabbiato” su Facebook: “Hai la febbre alta da giorni e non riesci a smettere di vomitare? Chiamasi influenza, nessun miracolo divino ve la farà passare più in fretta chiamando l’ambulanza”.

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