Attualità
L’avviso in alcuni bar di Cossato: “Nessun obbligo di mostrare Green Pass”
Sono almeno due i titolari dei bar di Cossato, già protagonisti della protesta denominata #ioapro
L’avviso in alcuni bar di Cossato: “Nessun obbligo di mostrare Green Pass”. Sono almeno due i titolari dei bar di Cossato, già protagonisti della protesta denominata #ioapro, che hanno affisso all’esterno del proprio locale un messaggio relativo alla richiesta di mostrare il Green Pass, il documento che, in base al decreto legge del Governo, è necessario per entrare in alcuni luoghi al chiuso, come ristoranti e bar, nel caso si voglia consumare al tavolo, ma anche in musei, mostre, palestre, piscine e strutture sanitarie.
L’avviso in alcuni bar di Cossato
Come riporta Prima Biella per chi cerca di accedere nei locali senza il certificato verde (disponibile per chi ha completato il ciclo vaccinale o dopo la somministrazione della prima dose di vaccino, chi è guarito dal Covid o chi ha effettuato un tampone risultato negativo nelle 48 ore precedenti) sono previste multe fino a 400 euro e sarebbe compito dei gestori effettuare il controllo (nel caso di mancata verifica è prevista la chiusura dell’attività da uno a dieci giorni).
Il messaggio nei locali
“La presentazione del Green Pass all’ingresso può essere esclusivamente su base volontaria e per nessuna ragione potrà essere richiesta forzatamente al cliente nel rispetto della vigente normativa sulla privacy – si legge nel messaggio – di fatto nel Green Pass sono contenute informazioni superiori rispetto a quelle strettamente necessarie per accedere al locale, pertanto obbligare una persona ad esibirlo comporta una violazione della legge. In questo locale nessuno è autorizzato a chiedere il Green Pass”.
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63steap
10 Agosto 2021 at 8:33
Purtroppo l’abissale ignoranza di certi soggetti (gente che non si vaccina, esercenti irresponsabili, proteste contro il green pass) non favorirà di certo l’uscita da questa situazione…. ma cosa c’entra la privacy?
Se la legge ti permette di espletare le verifiche evidentemente lo si può fare in modo legittimo.
Si tratta di verificare un certificato e nulla più. Perchè il green pass non è null’altro che un certificato vaccinale. Non è difficile da capire …..invece si trovano pretestuose scuse di violazione della libertà, della costituzione etc…. E’ notevole il concetto di “libertà” di una minoranza che farebbe meglio a informarsi seriamente su cosa è un virus….. la loro libertà potrebbe danneggiare altri ma chi se ne frega…. e questo invece è legale?. Farebbero meglio a dire che è questione di soldi perchè respingendo le persone ovviamente non si incassa nulla….