Attualità
L’alpino Carlo Florio ha spento 100 candeline
Grande festa a Sagliano Micca per il centesimo compleanno dell’alpino Carlo Florio.
Teatro della scena è stata la sede del gruppo delle penne nere saglianesi. Hanno voluto essere presenti oltre ai suoi parenti anche il gruppo degli amici della marcia alpina di regolarità, disciplina di cui Carlo è sempre stato grande appassionato.
Ha raggiunto il traguardo dei 100 anni in piena forma sia fisica che mentale. Ama raccontare del suo passato. La sua storia di vita la dice lunga. Reduce della Seconda Guerra Mondiale, fu inizialmente inquadrato nella 151a compagnia mista Genio per Divisione Alpina “Raggruppamento Levanna” operando fino al settembre 1940 sul fronte alpino occidentale e successivamente sul fronte greco-albanese.
Passato alla 101a compagnia artieri del battaglione misto genio della divisione alpina “Alpi Graie”, operò nello scacchiere balcanico e, dal dicembre 1942 fino all’armistizio dell’8 settembre, nello scacchiere metropolitano di La Spezia.
Costretto ad arruolarsi per la Repubblica di Salò riuscì a fuggire da Verona per tornare a Biella, dove, catturato in una retata, fu definitivamente liberato grazie all’intervento del suo datore di lavoro. Nel corso dell’incontro conviviale, Carlo Florio ha ancora una volta stupito per la sua attenzione alla vita del gruppo e partecipato attivamente all’esecuzione dei canti che hanno rallegrato la giornata.
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