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La V Incoronazione della Madonna è a rischio?
La V Incoronazione della Madonna è a rischio?
Il Coronavirus metterà a rischio la Quinta Centenaria Incoronazione della Madonna d’Oropa, evento di straordinaria importanza per il territorio biellese, in programma il prossimo 30 agosto? Lo abbiamo chiesto al rettore del Santuario Mariano don Michele Berchi.
«Se da una parte non è possibile rispondere con certezza alla sua domanda perché nessuno, in tutto il Paese e sin dai più alti livelli, sa come e quanto durerà la progressiva ripresa — diciamo così — della “vita normale”, dall’altra, però, allo stato attuale, nulla è pregiudicato e noi, in collaborazione con le Istituzioni, stiamo lavorando perché tutto si svolga come previsto, il 30 agosto. In ogni appuntamento secolare l’Incoronazione è avvenuta dopo un periodo di profondi sconvolgimenti, paragonabile a quello che stiamo vivendo. Anche noi, come i nostri padri, cercheremo di leggere i segni dei tempi per capire cosa la Madonna, che è sempre molto concreta e pratica, ci indicherà».
Sono attesi fedeli provenienti da tutta Italia ma anche da ogni parte del Mondo. Qualcuno ha disdetto le prenotazioni delle camere?
«Non avevamo ancora aperto le prenotazioni per i giorni di agosto, anche se abbiamo un faldone di domande da prendere in considerazione. Quindi per ora nessuna disdetta».
I lavori di ristrutturazione della Basilica Nuova sono fermi? Questo creerà ritardi in vista della V Incoronazione?
«Sì, i lavori di restauro sono fermi in ottemperanza agli ultimi decreti delle autorità, ma sono abbastanza ottimista sul fatto che i ritardi accumulati rispetto alla tabella di marcia prevista siano colmabili. Ha sempre fatto bel tempo, e ciò ha permesso un avanzamento positivo e imprevisto dei lavori esterni. Potremo fare il punto della situazione non appena i lavori potranno riprendere».
Come sta vivendo la situazione attuale il Santuario di Oropa? Voi religiosi come trascorrete queste giornate di “clausura”?
«La clausura, come simpaticamente la definisce, in realtà è fatta di momenti di preghiera e di celebrazioni. Inoltre, ciascuno di noi sacerdoti, oltre al tempo dedicato alla lettura e alla meditazione, lavora durante il giorno coltivando i rapporti con moltissime persone attraverso i mezzi di comunicazione, dal telefono alle mail e alle conference call. Aggiungo che anche i più anziani fra noi hanno una certa dimestichezza con questi strumenti e quindi… nessuno si sta annoiando! Quando – diciamo così – è scattata l’emergenza, anche tra di noi abbiamo mantenuto per un paio di settimane strette misure di sicurezza fino ad avere la certezza che nessuno fra noi potesse costituire un pericolo per l’altro. Ovviamente continuiamo a tenere le necessarie precauzioni».
Le attività del Santuario, quali ad esempio ristorazioni ed esercizi commerciali, sono chiuse. Quanto è penalizzante dal punto di vista economico per il Santuario?
«Indubbiamente, tutto il complesso del Santuario sta risentendo pesantemente dal punto di vista economico. Per quanto riguarda le offerte che riguardano il culto — che sono una cospicua percentuale del bilancio — in questo momento esse sono praticamente azzerate; per questo sono ancor più significative alcune commoventi donazioni che continuano a giungere per l’evento dell’Incoronazione. Ma, per quanto riguarda gli aspetti più precisamente finanziari e relativi agli esercizi commerciali, gli amministratori del Santuario hanno un polso della situazione più preciso».
Qual è la preghiera che possono rivolgere i fedeli biellesi alla Vergine in questo periodo così difficile?
«Il Vescovo ha consegnato a tutta la diocesi una preghiera per la Madonna di Oropa. Inoltre è possibile, tramite un canale Youtube che in questi giorni ha superato i 1300 iscritti, connettersi alle funzioni quotidiane del Santuario. Ma, mi permetta, oltre a tutto questo io credo che ciascun Biellese sappia come rivolgersi personalmente alla Madonna di Oropa dal profondo del proprio cuore e sappia anche che Lei non lascerà nulla di inascoltato».
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