La protesta dei metalmeccanici davanti alla sede Uib

La protesta dei metalmeccanici davanti alla sede Uib. «La pioggia non ha fermato la levata di scudi per il rinnovo del contratto».

Così Filippo Porcari della Cgil commenta la manifestazione dei giorni scorsi davanti alla sede dell’Uib, in via Torino. Erano alcune decine gli operai e i sindacalisti presenti, che non si sono incontrati con i vertici dell’associazione degli imprenditori del territorio.

La protesta dei metalmeccanici davanti alla sede Uib

Porcari della Fiom, prosegue: «La partecipazione è stata comunque importante. Speriamo ora che la contrattazione si riapra, a tutti i livelli. Chiediamo che le nostre istanze vengano accolte dopo mesi di trattative bloccate. C’è l’aspetto economico in ballo, ma non solo. Dalla pandemia, passando per l’inflazione degli ultimi tempi, il potere d’acquisto dei salari è sempre più basso. Il rinnovo del contratto quindi serve a ridare dignità ai lavoratori, che per vivere devono lavorare».

«Continuiamo a non vedere spiragli nella trattativa da parte del mondo industriale – dice Sergio Mazzola, sindacalista dei metalmeccanici per la Fim-Cisl -. L’incremento dei salari è un diritto. Questo era il nostro secondo sciopero, che certo non fa piacere neanche a noi. I temi sul piatto erano e sono comunque diversi. Ci sono la questione della riduzione dell’orario di lavoro e quello della sicurezza. Per essere attrattive le fabbriche devono sapersi rinnovare, guardando alle nuove generazioni. La chiusura al confronto tra le parti non è certo d’aiuto».
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