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La merceria Busca festeggia 50 anni di attività

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La Merceria Busca Barbieri di via Crosa compie 50 anni diventando così una delle più antiche di Biella.

La Merceria Busca Barbieri di via Crosa compie 50 anni diventando così una delle più antiche di Biella. Il negozio è stato aperto nel 1966 quando Carlo Busca e Lina Barbieri presero la decisione di cedere il ristorante che gestivano ad Anzasco ed aprire una merceria in viale Macallè, davanti allo stadio.
«Ho deciso di seguire le orme dei miei genitori – racconta Ettore Busca – in questo lavoro creativo che all’epoca aveva buone prospettive. È un bel lavoro che mi ha permesso di relazionarmi con la gente che creava i vestiti ed in molti di quei capi c’è anche un po’ di me con i miei consigli e punti di vista che a volte sono stati ascoltati».

I prodotti venduti nel punto vendita di via Crosa sono diversi: bottoni, cerniere, nastri, elastici, passamanerie e tutto quello che serve per la sartoria; tele adesive, pelo di cammello, sottocolli Melton per giacche, sottocolli per camicie; fodere per giacche, gonne, pantaloni, cappotti; accessori per il cucito; fili e tele per il ricamo; gambaletti e calzini uomo e donna; collant, autoreggenti.

Si riparano cerniere (sostituzione cursore/i); applicazione e sostituzione di bottoni automatici a pressione su giacche, giubbotti, ecc…; applicazione anelli metallici su tessuti, pelle ed altri materiali; foderazione bottoni e fibbie con i tessuti.
Nel 1 marzo 1986 c’è stato il trasferimento nell’attuale sede di via Crosa.
«La decisione di allargarci – spiega Ettore – e di conseguenza trasferirci nella sede attuale è maturata perché due anni prima, nel 1984, mi sono sposato con Tiziana, la madre di mia figlia Vanessa. A seguito di ciò anche mia moglie, ora ex, entrò a lavorare in azienda portando il suo contributo. Era, quindi, necessario ingrandirsi anche perchè gli affari andavano bene e in quattro si gestiva molto bene l’attività».
Ma come diversi settori penalizzati dalle nuove tecnologie e dalle nuove tendenze (per prima la sostituzione del capo piuttosto che la riparazione, che sta prendendo sempre più piede) anche quello della sartoria ha avuto una battuta d’arresto.

«Abbiamo iniziato – continua Ettore – quando il mondo della sartoria era in espansione. Poi sono arrivate le grandi fabbriche e ora la concorrenza che viene dall’estero. Inoltre, con i sempre più numerosi centri commerciali e con la voglia di cucire che è diminuita tutto il settore ha accusato un brutto colpo. In questi ultimi anni ho sentito la necessità di contrastare la crisi affacciandomi sul web con il commercio online (http://eshop.merceriaviacrosaonline.it). Faccio le foto che poi pubblico sul sito, rispondo alle e-mail e spedisco in tutt’Italia, dalla Sardegna al Veneto e alla Puglia. Gestisco tutto io e per ora ho avuto dei buoni riscontri».

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