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Attualità

La dura vita del pendolare biellese: «Quasi 40 minuti di ritardo già sulla corsa delle 6,24»

Lo sfogo di uno studente: «Mi alzo all’alba e prendo il treno un’ora prima per essere certo di arrivare puntuale»

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BIELLA – Ritardi, coincidenze perse, treni presi ore prima per non rischiare di mancare l’appuntamento nella città in cui si è diretti.
E’ la dura vita dei pendolari biellesi, una situazione ormai talmente cronica da non fare quasi più notizia.

L’ultima segnalazione in ordine di tempo è arrivata martedì mattina. Quasi quaranta minuti di ritardo sulla tratta Biella-Novara. E non nel pomeriggio, quando magari possono già essersi accumulati i minuti di più corse. No, si parla del mezzo che parte alle 6,24.

«Uno si alza alle 5,30 per poter arrivare in tempo a lezione a Milano – racconta sconsolato uno dei passeggeri – ed è comunque tutto inutile: perde le coincidenze grazie ai ritardi cronici dei treni di Biella».

Così cronici da spingere alcune persone a metterli già in conto e decidere di prendere il treno precedente a quello “giusto”.
«C’è una corsa – spiega – che in teoria mi permette di arrivare esattamente all’inizio delle lezioni, ma ormai mi sono abituato a prendere quella prima, che giunge a destinazione con una quarantina di minuti d’anticipo, perché so già che altrimenti il più delle volte arriverei in ritardo. Anche così, però, è sempre un’odissea, come martedì mattina: 36 minuti accumulati solo per raggiungere Novara da Biella partendo alle 6,24. E ovviamente il Torino-Milano non ti aspetta così a lungo. Quando ti sei alzato apposta all’alba ti girano parecchio le scatole…».

A rendere il tutto più frustrante c’è il fatto di non conoscere quasi mai le ragioni del ritardo: «Succede che il treno si fermi all’improvviso in mezzo ai campi e tu, semplice passeggero, non hai idea di quale sia il motivo. Magari, conoscendolo, sarebbe più facile da accettare».
Insomma, passano gli anni, ma i trasporti continuano ad essere un tasto dolentissimo per la nostra provincia. Tra collegamenti autostradali rimandati all’infinito e assenza di collegamenti ferroviari diretti con i capoluoghi di Piemonte e Lombardia, muoversi per i biellesi è sempre un calvario.

La situazione dovrebbe e potrebbe migliorare con la fine dei lavori di elettrificazione dei binari, ma poi bisognerà vedere se e quanti treni diretti verranno effettivamente concessi ai biellesi.
Parafrasando Celentano, il treno dei desideri, nei miei pensieri, a Torino e a Milano va. Possibilmente in orario e senza scali.

red.cr.

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