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La 75ª Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro

Chiorino: “Investiamo per spezzare la catena delle morti bianche”

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Quattro biellesi eletti in consiglio regionale

La 75ª Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro

La 75ª Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro

«Dietro ogni nome letto oggi in Aula c’è una storia spezzata, una famiglia che porta il peso di un dolore inaccettabile. La 75ª Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro non può essere solo memoria, ma deve essere un monito a fare di più e meglio». Così Elena Chiorino, Vicepresidente della Regione Piemonte con delega al Lavoro, nel giorno in cui il Consiglio regionale ha ricordato, come ogni anno, le vittime piemontesi degli incidenti sul lavoro.

«Per il Piemonte – prosegue Chiorino – la sicurezza non è uno slogan, ma un impegno quotidiano. Abbiamo scelto di trasformare il cordoglio in azione concreta, aderendo

all’Accordo quadro nazionale INAIL – Conferenza delle Regioni per realizzare percorsi formativi aggiuntivi e mirati sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Al Piemonte sono stati assegnati 786.130 euro, risorse che non sono rimaste sulla carta: sono già operativi 17 corsi sviluppati dall’Accademia di Filiera per le Costruzioni, che coinvolge 33 agenzie formativediffuse in tutto il territorio regionale».

Si tratta di percorsi innovativi, focalizzati sull’uso delle tecnologie digitali per la prevenzione dei rischi, sulla formazione esperienziale e sulla diffusione di una cultura della sicurezza nelle aziende, anche attraverso iniziative come il “Safety Day”, format che coinvolge intere imprese in attività pratiche, simulazioni e momenti di sensibilizzazione collettiva.

«Ogni morte sul lavoro – conclude Chiorino – è una sconfitta per tutti. Il nostro compito è quello di costruire, con la formazione e la responsabilità condivisa, un Piemonte che non si rassegna alle morti bianche, ma che investe con determinazione sulla sicurezza, sulla prevenzione e sulla dignità del lavoro».

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5 Commenti

1 Commento

  1. .gigi

    14 Ottobre 2025 at 11:11

    le parole sono tante ma i controlli sempre meno e quindi ? sempre propaganda

  2. .Bruno

    14 Ottobre 2025 at 11:27

    ma si sono accorti adesso che ci sono troppi morti e infortuni sul lavoro? Mancano ispettori che controllano i cantieri e qualsiasi attività investire in sicurezza è giusto ma passano gli anni e non si fa niente parole e parole

  3. Ardmando

    14 Ottobre 2025 at 12:28

    Le solite baggianate nei commenti di chi non conosce una mazza delle situazioni reali e scrive parole a casaccio. La morte sul lavoro è, nella stragrande maggioranza dei casi, dovuta alla disattenzione personale, contro la quale NESSUNO può fare alcunché. Però è comodo, anche se irrealistico, fare di ogni erba un fascio. Le disgrazie sono sempre capitate e capiteranno sempre non c’è formazione ne misure di sicurezza contro le fatalità. E le statistiche parlano chiaro: le morti causate dalla negligenza o dalla disattenzione o dalla fatalità sono la maggioranza. Ma fa comodo dare la colpa “ai soliti”.

  4. Ardmando

    14 Ottobre 2025 at 12:31

    E questa mattina sono morti 3 Carabinieri mentre svolgevano il loro lavoro, per colpa del gesto sconsiderato di tre mentecatti. Anche loro sono vittime del lavoro: a quale istituzione volete dare la colpa per la loro morte?

    • .Bruno

      14 Ottobre 2025 at 13:40

      certo e mi spiace per loro, ma a volte le morti sul lavoro sono dovute ad appalti e subbalpalti di aziende che grazie a leggi del cazzo non hanno requisiti per professare o per incrementare la produzione tolgono pezzi dalle macchine su cui si lavora

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