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L’opera d’arte di Gigi Piana finisce nell’immondizia

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Essere artisti a Biella non deve essere un’impresa facile sia per i dilettanti alle primissime  armi (vedasi il caso della flautista di via Italia) sia per personaggi affermati e famosi come Gigi Piana. Ed è proprio quest’ultimo che è rimasto vittima di un episodio incredibile, ovvero la distruzione di una sua opera d‘arte.

Essere artisti a Biella non deve essere un’impresa facile sia per i dilettanti alle primissime  armi (vedasi il caso della flautista di via Italia) sia per personaggi affermati e famosi come Gigi Piana. Ed è proprio quest’ultimo che è rimasto vittima di un episodio incredibile, ovvero la distruzione di una sua opera d‘arte. Ma in questo caso i teppisti non c’entrano nulla in quanto – ed è questa la particolarità – i responsabili dell’atto vanno ricercati all’interno dell’amministrazione comunale, ovvero tra coloro che più di altri dovrebbero tutelare il frutto dell’ingegno umano. Risultato finale: un quadro di circa sei metri per dieci del valore di alcune migliaia di euro finito nel pattume.
Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi Gigi Piana è stato l’artefice, l’ideatore, il regista della cerimonia di inaugurazione degli Special Olympics, svoltasi allo stadio Lamarmora – Pozzo con grande successo di pubblico e critica. E proprio per l’importante manifestazione Gigi Piana aveva realizzato un grande appariscente quadro, di sei metri per dieci appunto, caratterizzato dal coloro rosso vivo, diventato uno dei simboli della manifestazione tanto da suscitare l’interesse dei responsabili nazionali dei giochi per future analoghe cerimonie.
Conclusosi l’appuntamento sportivo, il quadro è rimasto allo stadio subendo anche qualche lieve danno a causa del maltempo ma niente di irrimediabile. Allontanatosi dalla città a causa di altri impegni professionali, il primo pensiero di Gigi Piana è stato quello di recuperare l’opera d’arte, operazione non affatto semplice a causa delle sue notevoli dimensioni. Ma quando a bordo di un furgone si è presentato allo stadio comunale ha avuto l’amara sorpresa:  la sua opera d’arte era stata ridotta in pezzi, finiti ingloriosamente e ignominiosamente nel bidone della raccolta indifferenziata.
Possiamo solo immaginare la reazione, furente, dell’artista che ovviamente si è messo alla ricerca dei responsabili del misfatto, quasi certamente da individuare in uno dei dirigenti o funzionari comunali incaricati della risistemazione del complesso sportivo una volta conclusi gli Special Olympics, il cui ordine di fare “tabula rasa” è stato dato senza fare alcuna distinzione di sorta.
Interpellato sull’accaduto Gigi Piana preferisce non aggiungere nulla (“Grazie per l’interessamento ma non voglio fare commenti”)  ma è certo che nel caso  è stato coinvolto lo stesso primo cittadino Marco Cavicchioli. anch’egli dispiaciuto per l’episodio. Immaginiamo che la discussione sia ora incentrata sul rimborso economico per i danni subiti.
In attesa di una definizione non possiamo concludere che riaffermando quanto detto all’inizio: fare l’artista a Biella non è semplice.
Walter Leotta

 

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